Dati Arpac negativi in due aree 

Lungo i litorali di Camerota e Sapri rilievi anomali ma temporanei

CAMEROTA. Il mare del Cilento è da sempre sinonimo di limpidezza e trasparenza. Ed è anche per questo se le località costiere cilentane vengono prese letteralmente d’assalto da turisti provenienti da ogni parte di Italia e dall’estero. Lungo i quasi cento chilometri di costa, i campionamenti Arpac hanno pressoché con costanza rilevato nei diversi punti di campionamento un mare classificato come “eccellente” da Capaccio Paestum a Sapri, uno degli orgogli della zona e tra le principali attrattive dal punto di vista turistico.
Ma durante uno dei campionamento effettuati nei giorni scosi, per la precisione il 23 agosto, in due punti della costa, siti nei Comuni di Camerota e in quello di Sapri, i livelli di escherichia in un caso e anche di enterococchi in un altro, sono stati riscontrati oltre il consentito, tanto da sconsigliare la balneazione.
I punti con rilievi risultati “anomali” sono stati nell’area Fornaci-Lentiscelle, nel Comune di Camerota, e sul litorale Cammarelle, a Sapri. Qui anche i livelli di enterococchi erano in livello “anomalo” e la balneabilità è rimasta sconsigliata. Nel caso di Camerota, il problema - come viene scritto dall’Arpac - potrebbe essere attribuita “ai reflui della Frazione Capoluogo che vengono recapitati direttamente nel Vallone Delle Fornaci; quelli della Frazione Lentiscosa direttamente nei valloni Cerasia e Palazzi; altri vengono convogliati in condotta sottomarina lato ovest della radice del molo di sovraflutto del porto di Marina di Camerota”.
In merito al litorale Cammarelle, invece, le potenziali cause potrebbero essere dovute a “eventuali rotture della condotta sottomarina afferente l’impianto di depurazione, ubicato in località Fortino”.
Ma certamente si tratta di episodi visto che nel successivo campionamento, operato lo scorso 29 agosto, sempre dall’Arpac, la situazione è tornata alla normalità e le classificazioni sono risultate “eccellente” per il singolo punto individuato nell’area di Camerota e “buona” per Cammarelle, a Sapri. Non è escluso che alcuni problemi siano dovuti a scarichi non autorizzati ad opera di qualche incivile o via terra o via mare, attraverso qualche natante, in quest’ultimo caso. Il dato importante è che il tutto sia rientrato in poco tempo, in modo di dare la possibilità di godere appieno, e con estrema tranquillità, a tutti i turisti settembrini la costa contraddistinta da tredici Comuni bandiera blu.
Andrea Passaro
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