Danni dalla neve e dal gelo Chiesto lo stato di calamità

I sindaci di Caggiano e Monte San Giacomo hanno scritto a tre ministri «Strade impraticabili, problemi alla rete idrica, allagamenti nelle case»

CAGGIANO. L’amministrazione comunale di Caggiano ha chiesto lo stato di calamità naturale per i danni causati dalle abbondanti nevicate e dall’ondata di gelo che hanno colpito il Vallo di Diano e il Tanagro tra il 6 e il 17 gennaio. «I danni che abbiamo subìto – spiega il sindaco, Giovanni Caggiano – sono molto ingenti e riguardano non solo l’agricoltura, ma anche tantissime infrastrutture». Il comune del Tanagro è stato tra quelli dove è caduta la maggiore quantità di neve e solo grazie alla disponibilità di mezzi spalaneve e uomini della Protezione civile e delle strutture comunali è stato possibile contenere i disagi. «Per quanto riguarda le infrastrutture – continua Caggiano – la situazione è drammatica. La Provinciale è diventata una strada sterrata. Abbiamo subìto anche notevoli danni all’acquedotto. La neve e il gelo hanno creato problemi anche alla rete idrica e si sono registrati diversi allagamenti nelle abitazioni».

La giunta comunale oltre alla richiesta dello stato di calamità naturale ha richiesto anche alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno e ai ministeri delle politiche agricole e forestali, delle infrastrutture e trasporti e dello sviluppo economico un contributo economico per le spese sostenute per gli interventi urgenti effettuati durante il periodo di emergenza.

A chiedere lo stato di calamità nelle prossime ore, attraverso una delibera di giunta, sarà anche il Comune di Monte San Giacomo. Ad anticiparlo è stato il sindaco, Raffaele Accetta, che tra l’altro è anche presidente della comunità montana Vallo di Diano. «Anche il nostro Comune – ha dichiarato Accetta – chiederà lo stato di calamità di naturale e in questi giorni stiamo facendo la conta dei danni subiti. Il ghiaccio ha creato seri problemi alla rete idrica e c’è stato il cedimento di un costone roccioso su una strada principale del paese, ma grazie al pronto intervento dei tecnici e degli operai del Comune l’area è stata messa in sicurezza e la strada riaperta al traffico. Danni ci sono stati anche alle strade, in particolar modo all’asfalto per l’utilizzo del sale. All’interno del centro abitato ancora non sappiamo quale sia la situazione perché ci sono ancora delle strade piene di neve. Come comunità montana abbiamo prestato assistenza ai comuni in difficoltà mettendo a disposizione un nostro mezzo e del sale e grazie all’impegno di tutti siamo riusciti ad uscire fuori dallo stato di emergenza».

Erminio Cioffi

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