Danni all’Insomnia Cafè, si cerca il movente

Gli inquirenti stanno visionando i filmati e si muovono soprattutto negli ambienti della tifoseria cavese

CAVA DE’ TIRRENI. Due esplosioni nell’arco di pochi giorni hanno fatto scattare l’allarme in città mettendo al centro dell’attenzione gli ambienti della tifoseria della Cavese. Sia Di Marino, il proprietario della panetteria presa di mira l’altra notte, sia Giordano, il gestore del bar in via Mandoli ugualmente finito nel mirino di attentatori, sono ben conosciuti nel mondo ultrà e dunque è stato facile pensare che dietro ai due atti violenti potesse esserci una sorta di faida interna alla tifoseria, anche se il collegamento sembra perdere efficacia con il passare delle ore.

La bomba carta e i colpi di pistola ai danni del negozio e del veicolo del commerciante Antonio Di Marino, sono arrivati mentre gli agenti del commissariato cittadino, retto dal vicequestore aggiunto Marzia Morricone, sono ancora nel pieno delle indagini sulla bomba carta fatta esplodere davanti alla saracinesca del bar “Insomnia Caffè” in via Mandoli. Una deflagrazione che ha divelto la parte bassa della saracinesca, oltre alla vetrata interna, e ha anche danneggiate due vetture in sosta davanti all’esercizio commerciale: una Lancia Y e una Volskwagen Lupo. Al vaglio degli inquirenti, che hanno ascoltato il titolare del bar, ci sono soprattutto i rilievi scientifici eseguiti sul luogo dell’esplosione ma anche i filmati delle telecamere della zona a traffico limitato. Restano in piedi alcune ipotesi, dall’atto a scopo estorsivo alle questioni personali, ma soprattutto si indaga sul fronte della tifoseria cavese, esaminando in modo particolare i rapporti tra le frange di tifosi più tranquilli e quelle di quanti sono stati recentemente raggiunti da provvedimenti disciplinari. Del resto l’Insomnia Cafè è frequentato da numerosi sostenitori biancoblù, anche perché il titolare, Giordano, è uno dei capi della curva.(a. f.)

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