battipaglia e montecorvino rovella
Dalle due Bcc nasce la “Banca Campania Centro”
C’è una “C” stilizzata con un fascio blu, uno giallo e uno rosso sul foglio che Silvio Petrone tiene tra le mani durante la conferenza stampa d’inizio anno. È il logo della “Banca Campania Centro”,...
C’è una “C” stilizzata con un fascio blu, uno giallo e uno rosso sul foglio che Silvio Petrone tiene tra le mani durante la conferenza stampa d’inizio anno. È il logo della “Banca Campania Centro”, la nuova realtà nata dalla fusione tra la Bcc di Battipaglia e Montecorvino Rovella e quella di Salerno: una banca che mira a espandersi in territori inesplorati, che si fregia orgogliosamente d’una specifica che richiama la tradizione: “la cassa rurale artigiana”. L’istituto di credito della gente, che quest’anno vuol dedicarsi alle famiglie: un impegno da 10 milioni.
Lo annuncia proprio Petrone: «Vogliamo erogare alle famiglie mutui personali, senza garanzia, con tasso al 3 per cento, per contrastare l’usura». L’osservatorio della banca segnala che «le famiglie sono quelle che soffrono di più». Servizi alla persona e al territorio, affiancati da un obiettivo ambizioso: «Oggi siamo quasi 7mila soci, ma vogliamo diventare 10mila entro tre anni. Anzi, sarebbe bellissimo che tutti i nostri attuali 40mila clienti divenissero soci, così la capacità di fare rete e di fare cooperazione, crescerebbe ulteriormente a beneficio anche delle comunità di appartenenza».
Petrone, incalzato dai cronisti, parla della riforma del Credito cooperativo, che consentirebbe alle Bcc d’avvalersi d’un finanziatore, ma tranquillizza soci e clientela: «Qualora arrivasse, non valuteremmo nessun’offerta, perché la nostra banca è fatta di volti e persone».
Poi il direttore generale, Fausto Salvati, sviscera i dati i una banca che chiude il 2017 con un erogato complessivo lordo di oltre 300 milioni di euro e una raccolta a 451: «Siamo riusciti a migliorare pure la lusinghiera performance del 2016, incrementando di parecchio le attività all’estero». Banca Campania Centro ha circa 7mila soci e 130 milioni di euro di patrimonio.(c. l.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo annuncia proprio Petrone: «Vogliamo erogare alle famiglie mutui personali, senza garanzia, con tasso al 3 per cento, per contrastare l’usura». L’osservatorio della banca segnala che «le famiglie sono quelle che soffrono di più». Servizi alla persona e al territorio, affiancati da un obiettivo ambizioso: «Oggi siamo quasi 7mila soci, ma vogliamo diventare 10mila entro tre anni. Anzi, sarebbe bellissimo che tutti i nostri attuali 40mila clienti divenissero soci, così la capacità di fare rete e di fare cooperazione, crescerebbe ulteriormente a beneficio anche delle comunità di appartenenza».
Petrone, incalzato dai cronisti, parla della riforma del Credito cooperativo, che consentirebbe alle Bcc d’avvalersi d’un finanziatore, ma tranquillizza soci e clientela: «Qualora arrivasse, non valuteremmo nessun’offerta, perché la nostra banca è fatta di volti e persone».
Poi il direttore generale, Fausto Salvati, sviscera i dati i una banca che chiude il 2017 con un erogato complessivo lordo di oltre 300 milioni di euro e una raccolta a 451: «Siamo riusciti a migliorare pure la lusinghiera performance del 2016, incrementando di parecchio le attività all’estero». Banca Campania Centro ha circa 7mila soci e 130 milioni di euro di patrimonio.(c. l.)
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