Dalla Multiservice all’Aeroporto scatta il turnover

Nelle partecipate a rischio gli incarichi di Fasolino e Feola A Palazzo Sant’Agostino sarà rivista la pianta organica

SALERNO. «Sgomberiamo subito il campo. Nessuna nomina esterna. Verrà nominato un vicepresidente e un consigliere delegato così come stabilisce la legge». Il segretario del Partito democratico, Nicola Landolfi libera dagli imbarazzi delle voci che all’indomani delle elezioni provinciali si sono liberate negli ambienti politici. «I nomi? Saranno frutto di un ragionamento tra il Pd e la coalizione di centrosinistra». E sicuramente premieranno «aree a Sud di Sarno» aggiunge Landolfi sollecitato a dire la sua sulle indiscrezioni che circolano.

Inciuci o meno, una cosa è certa: ora il nuovo presidente Giuseppe Canfora dovrà mettere mano necessariamente al sottogoverno. E questo significa nominare uomini nelle partecipate della Provincia. Dal Consorzio aeroporto (attualmente presieduto da Antonio Fasolino) ai componenti del Patto dell’Agro passando per l’Arechi Multiservice (presieduta da Marcello Feola) fino a Ecoambiente. Le partecipazioni sono almeno diciassette, escluse quelle in via di liquidazione (dati Provincia aggiornati a giugno di quest’anno, ndr). A pensar male, si può anche ragionare che la coalizione di centrosinistra capace di grattare voti a destra sia anche una operazione studiata a tavolino per premiare, in futuro, qualcuno che potrà essere necessario alle prossime regionali. Anche e soprattutto fuori dal perimetro della provincia di Salerno. «Assolutamente non c’è stato alcun ragionamento - commenta Landolfi - C’è stato un naturale riconoscimento di una candidatura che ha convinto anche qualche amministratore di centrodestra». Landolfi ne è convinto perché «solo la nostra coalizione sarebbe bastata per vincere e dunque non c’era necessità di fare promesse». landolfi però, non si nasconde che ora è necessario una riorganizzazione del sottogoverno «che avverrà guardando alle priorità dei territori. Si tratta di dare un segnale di serenità ai tanti amministratori e alle loro comunità. Se la Provincia ha ancora un senso di coordinamento dei vari territori ecco, sarà necessario ristabilire un ordine».

Un ordine dovrà essere ristabilito anche alla pianta organica dell’Ente. Già da ieri mattina pare si stesse lavorando a ristabilire alcuni ruoli di funzionari e dirigenti. Insomma pare sia imminente un nuovo turnover per mettere mano allo tsunami che la precedente amministrazione aveva scatenato nelle stanze della Provincia, con i casi più eclatanti - con ricorsi vinti e mai applicati - di dirigenti come Matilde Romito, piuttosto che l’avvocato Angelo Casella defenestrati dai loro ruoli così, d’emblée. Ma i casi sono diversi. Così come l’ingegnere Lorenzo Criscuolo passato dal sindaco De Luca al presidente Cirielli. Infine il capitolo fondazioni. Mettere mano finalmente al sistema di scatole cinese costruito con alcune Fondazioni in house come la Cris piuttosto che il consorzio Arechi ricerca. ©RIPRODUZIONE RISERVATA