Dalla cultura alla politica, il cordoglio dell'Italia

Il ricordo delle istituzioni campane e i messaggi del Governo. Dario Fo: "Ora iniziava finalmente a godersi il successo"

Dal mondo della cultura a quello della politica è un coro di commozione e cordoglio quello per la morte di Luca De Filippo.
«Un giorno triste per il teatro italiano e per Napoli. Addio Luca De  Filippo, grande artista, degno erede di Eduardo scrive su Twitter il premier Matteo Renzi.

«La scomparsa di Luca De Filippo - dichiara in una nota il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini - ci priva di un grande interprete della scena italiana, autentico erede della tradizione napoletana capace di portare la sua verve non solo nel repertorio classico ma anche in quello contemporaneo conducendo una vita nel teatro, con il teatro, per il teatro. È stato un artista in grado di cimentarsi in diverse espressioni artistiche, esplorando con efficacia anche i linguaggi cinematografici e televisivi».

«L’ho visto tante volte in teatro da spettatore e ho avuto il piacere di conoscerlo più da vicino e apprezzarlo come persona mentre preparavamo la celebrazione di Eduardo in Senato. Un grande artista, un attore straordinario, un uomo simpaticissimo e colto». Così il presidente del Senato, Pietro Grasso:  «Il mio pensiero in questo momento - aggiunge - va ai familiari, in particolar modo ai figli e a sua moglie Carolina, e agli attori della sua compagnia che hanno perso un vero maestro».

Sgomento il premio Nobel Dario Fo: «Mi sembrava di consocerlo da sempre, un rapporto nato insieme a quello di Eduardo». nel 2014 Dario Fo invio al Senato un video intervento per il trentennale della morte di Eduardo De Filippo: «Sembra ieri che Luca mi chiamò per quella commemorazione. E oggi sono veramente affranto perché al di là della perdita di una persona cara, questa morte avviene proprio nel momento in cui Luca stava finalmente godendosi il meritato successo. O meglio il riconoscimento del suo valore artistico e professionale. Non potete immaginare quanta fatica si faccia se si è figli di padri famosi»

«Esprimo grande dolore per la scomparsa di Luca De Filippo. Perdiamo uno degli esponenti più significativi del mondo della cultura di Napoli e del nostro Paese. Ricordo con grande emozione l'incontro di pochi giorni fa in Regione - dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca - nel quale avevamo discusso su come riprendere e rilanciare la legge voluta da Eduardo per i ragazzi di Nisida e su come fosse possibile e necessario allargare le iniziative per i giovani anche ai quartieri a rischio di Napoli. In queste ore di profonda commozione, confermiamo gli impegni presi con Luca De Filippo».

«É grande il dolore per la scomparsa improvvisa di Luca De Filippo» dice il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D'Amelio. «Figlio di Eduardo, aveva brillantemente raccolto e continuato l'opera del padre nel saper rappresentare gli umori della città e il senso comune dei napoletani. Se ne va un attore e regista - sottolinea - che rappresentava Napoli in tutto il mondo, un uomo di grande cultura, impegnato con le istituzioni per costruire un futuro ai minori a rischio, come è stato per i ragazzi di Nisida, e per rilanciare il teatro napoletano e con esso la cultura e l'immagine di Napoli. Con Pino Daniele se ne era andata la nostra colonna sonora, Luca lascia il vuoto incolmabile della nostra tradizione teatrale e culturale». «Il Consiglio regionale - conclude D'Amelio - esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari. Il mio impegno, nelle prossime settimane, sarà quello di far sì che questo patrimonio così prezioso non vada disperso».


«Un dolore immenso mi ha invaso alla notizia della scomparsa di Luca De Filippo. Una perdita per il teatro italiano, un lutto per Napoli. Un film sembra passarmi davanti: lo ricordo nell’interpretazione di Vincenzino in "Miseria e nobiltá"; nei momenti insieme, e lo ricordo nella sua ultima performance all’Augusteo di Napoli». Lo ha dichiarato Umberto Ranieri, presidente Fondazione Mezzogiorno Europa, ricordando l’amico Luca de Filippo. «Era vicino da sempre al movimento dei lavoratori fino a prendere la parola alla manifestazione della Cgil. Non aveva mai abbandonato quell’idea del riscatto dei giovani di Napoli. Sulla scena e nella vita rassomigliava sempre di piú al padre, il grande Eduardo. L’ultimo incontro sul treno veloce verso Napoli, da Roma. Gli dissi che i napoletani lo amavano, che avrebbe potuto fare il sindaco di questa cittá. Faccio un altro mestiere, mi rispose, faccio l’attore. Addio Luca. Addio amico mio». 

«Abbiamo appreso con grandissimo dolore che è mancato Luca De Filippo». Così il teatro Stabile di Torino in una nota, in cui rende noto che ieri sera il drammaturgo è stato ricordato insieme al pubblico in sala da Michela Cescon al Gobetti di Torino, al Carignano Umberto Orsini e alle Fonderie Limone Giuliana De Sio insieme al pubblico in sala prima degli spettacoli. «Luca De Filippo avrebbe dovuto portare in scena come regista e interprete al Carignano dall’8 al 20 marzo 2016 la commedia ’Non ti pagò scritta da suo padre Eduardo. La sua prematura scomparsa lascia un vuoto incolmabile in tutto il teatro italiano e nella cultura dell’intero paese» prosegue la nota. «Il Presidente Lamberto Vallarino Gancia e il Direttore Filippo Fonsatti si uniscono al cordoglio della famiglia nel ricordo di uno dei più grandi artisti della scena italiana che testimoniava con la sua intensa carriera di regista e attore il genio drammaturgico del grandissimo Eduardo».

La Rai ha deciso una programmazione straordinaria in omaggio a Luca De Filippo: oggi (sabato 28 novembre) alle 21.15: "Padre cicogna", 2013. Racconto sinfonico per quattro voci, voce recitante ed orchestra, su versi di Eduardo De Filippo e musiche di Nicola Piovani, con Luca De Filippo. Lunedì 30 novembre alle 22.40: " 'O tuono e marzo", 1974. Commedia di Vincenzo Scarpetta, figlio legittimo di Eduardo Scarpetta e a lungo sodale artistico di De Filippo.