Beni confiscati

Dalla camorra alle Politiche sociali

Nell’immobile una falegnameria e la sede della Protezione civile

Il Comune di Salerno risponde all’invito dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e manifesta interesse per l’acquisizione di un immobile in via Mecio Gracco 2, nella zona industriale di Salerno nei pressi della più nota Metro.

L’invito dell’Agenzia è arrivato il 24 dicembre scorso e il 27 febbraio la Giunta, dopo aver sentito gli uffici competenti, ha deliberato per l’acquisizione. Ma cosa sorgerà in questi luoghi un tempo di proprietà della malavita? Per prima cosa, l’assessorato alle Politiche sociali ha proposto di realizzare un progetto di “Falegnameria sociale”, rivolto ai giovani in condizioni di disagio e finalizzato alla trasmissione di competenze artigianali, così da dare loro l’opportunità di trovare un lavoro o mettere un’attività in proprio. In secondo luogo si pensa di collocare nell’immobile una sede per i volontari della Protezione civile comunale destinata, in maniera specifica, a rispondere alle emergenze umanitarie e al problema dell’immigrazione.

In pratica dovrebbe diventare una sede operativa per dare conforto a coloro che prossimamente potrebbero sbarcare nel porto di Salerno. Insomma, una palazzina simbolo del malaffare si trasformerà in un luogo di solidarietà. Un po’ come già avvenuto con l’immobile sito ad Ogliara, un tempo di proprietà del clan Viviani, che l’amministrazione ha trasformato in un centro polifunzionale per minori attivo dallo scorso mese di febbraio. Vale la pena ricordare che tra i beni confiscati alla camorra e acquisiti dal Comune c’è anche un’altra struttura sempre ad Ogliara ed un locale commerciale a Mercatello. Se in questi ultimi casi l’iter per la riqualificazione è già a buon punto, per l’immobile a via Mecio Gracco si è soltanto agli inizi di un percorso che comunque darà nuova vita a quegli spazi. (a.c.)

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