Dall’Ofantina a Colliano sulla strada dei tartufi

COLLIANO. L’itinerario inizia sulla strada Ofantina, precisamente dalla Sella di Conza, il varco dell’Appennino meridionale condiviso dalle provincie di Salerno, Potenza e Avellino. Lo scenario è...

COLLIANO. L’itinerario inizia sulla strada Ofantina, precisamente dalla Sella di Conza, il varco dell’Appennino meridionale condiviso dalle provincie di Salerno, Potenza e Avellino. Lo scenario è caratterizzato da un grande impianto eolico e apre a perdita d’occhio sulla verdissima Valle del Sele. Siamo nelle zone più colpite dal sisma del 1980, posti dove purtroppo non sempre la ricostruzione ha portato anche il ripopolamento. Ce ne accorgiamo rompendo il silenzio delle vie di Castelnuovo di Conza e Santomenna, dove anche una concitata partita a bocce tra gli avventori di un bar può svolgersi tranquillamente su strada. La via è praticamente un terrazzo continuo sulla valle, attraversa paesi ad alto tasso di poesia e cose belle come il nuovissimo ponte tibetano di Laviano, nei pressi del Castello. Torniamo in sella e proseguiamo per Valva, una bomboniera su cui regna Villa Ayala con i suoi giardini utilizzati anche come sede di rappresentazioni teatrali. Si entra quindi a Colliano e saliamo subito fino all’arroccata frazione di Collianello. Affacciarsi dalla chiesetta a picco sul paese è cosa che offre un colpo d’occhio notevole. La zona è poi nota per i tartufi e per la mostra mercato a tema che vi si tiene ogni anno nel mese di ottobre. Quindi c’è una montagna con tante curve da affrontare e da bravi motociclisti non aspettiamo altro. La salita sul monte Marzano (foto) raggiunge livelli panoramici esaltanti, fino ad abbracciare in un unico colpo d’occhio Piana del Sele e mare. Proseguendo, l’asfalto termina e si finisce dritti in Basilicata. Torniamo indietro sul pianoro di Piano di Pecore, dove finalmente tiriamo il fiato e, respirando un’aria unica, gustiamo un’ottima merenda di cui ci eravamo saggiamente premuniti.

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