Dal Governo sì a Salerno «È aeroporto nazionale»

“Costa d’Amalfi” promosso nel documento che disegna il futuro degli scali Il ministro Passera: «Servirà a decongestionare il traffico di Capodichino»

SALERNO. No a Grazzanise, sì a Salerno. Il ministro Corrado Passera lo aveva annunciato in estate nella sua tappa allo scalo salernitano, e ieri lo ha messo nero su bianco nell’atto di indirizzo per il piano dello sviluppo aeroportuale che disegna il trasporto aereo in Italia per i prossimi anni. In questo piano il “Salerno Costa d’Amalfi” viene inserito tra gli scali di interesse nazionale, il che significa non solo garanzia di sopravvivenza ma anche possibilità di «essere interessati da un programma di infrastrutturazione che ne potenzi la capacità, l’accessibilità, l’intermodalità».

È lo stesso ministro delle infrastrutture a dettare la linea per l’aeroporto di Salerno-Pontecagnano: «Sarà utilizzato per decongestionare lo scalo di Capodichino a Napoli» spiega. Ribadendo quel concetto di sistema aeroportuale campano integrato su cui puntò l’accento anche nella sua visita alla pista e su cui insiste, sin dal suo insediamento, il presidente dell’aeroporto Antonio Fasolino. Su questa integrazione si lavorerà anche per le scelte sulla gestione. Il consorzio sta definendo i dettagli del bando per la privatizzazione, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi il via libera del Governo, ma si continua a discutere anche di un possibile accordo con Gesac (operativa a Capodichino) per la costituzione di un gestore unico campano di cui entri a far parte anche la Regione. Con il varo del piano Passera si è fatto un decisivo passo in avanti, e per la prossima settimana è già previsto un altro incontro a Roma per provare a chiudere l’intesa. Nell’atto ministeriale Salerno è indicato espressamente come uno scalo «destinato a delocalizzare il traffico di grandi aeroporti» ed è tra i destinatari del monito con cui si raccomanda di «procedere alla progressiva dismissione di quote societarie e favorire l’ingresso di capitali privati». Si precisa inoltre che non si prevede la realizzazione di nuovi scali e che «tale principio vale ad esempio per Grazzanise, considerata la capacità di Napoli Capodichino di sostenere ulteriori aumenti di traffico e la possibilità di utilizzare lo scalo di Salerno».

«Decolla Salerno, la Campania, il Sud» è il commento a caldo del presidente della Regione, Stefano Caldoro, secondo cui l’opzione Grazzanise resta comunque una «soluzione del futuro». Esulta Fasolino: «Il ministro ha fatto esattamente ciò che aveva detto. In un momento in cui altri scali chiudono, aver portato a casa questo risultato è un’opera titanica che ci riempie di soddisfazione e per la quale ringrazio tutti quelli che, in questi anni, ci hanno creduto fino all’ultimo. Se ce l’abbiamo fatta è perché abbiamo messo insieme tutte le energie. Ora abbiamo una grande opportunità economica, perché un aeroporto vale mille piazze». Quindi l’appello: «Invito tutte le Amministrazioni a fare la loro parte sostenendo l’infrastruttura». Ed è impossibile non pensare al Comune di Salerno, che in questi mesi si è chiamato fuori. Parla di «grande vittoria» il parlamentare Edmondo Cirielli, e anche lui, al pari di Fasolino, ringrazia in primis Caldoro.Un altro deputato, Fulvio Bonavitacola plaude all’esclusione di un nuovo scalo nel Casertano: «È benvenuta la definitiva parola fine su Grazzanise – dichiara – Un atto di chiarezza che apre la strada ad un riassetto serio della rete aeroportuale campana. A questo punto occorre un accordo di programma subito tra Governo e Regione Campania per il rilancio del “Costa d’Amalfi”, velocizzando le opere di adegumento infrastrutturale prolungamento della pista e nuova torre di controllo) e la privatizzazione della società di gestione attraverso l’ingresso di un partner industriale qualificato che possa anche cofinanziare le opere necessarie». Tanto più che i sessanta milioni per la pista sono tuttora bloccati al Cipe.

Un interessamento privato è arrivato già ieri, con una dichiarazione pubblica della argentina Corporacion America, che in Italia gestisce già l’aeroporto di Trapani. Il responsabile della società per l’Europa, Roberto Naldi, ha sottolineato «l’attenzione del gruppo per quegli aeroporti che intenderanno favorire l’ingresso di capitali privati nel proprio azionariato», aggiungendo di guardare con interesse a Salerno.

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