Dagli scarti dei limoni una linea di cosmetici

Crema, sapone, shampoo, deodoranti e bagnoschiuma saranno utilizzati negli alberghi della Costiera

Dagli scarti dei limoni IGP della Costa d’Amalfi nascono i prodotti per la cura del corpo. Sono stati presentati ieri, presso la Camera di Commercio, i risultati del progetto Fi.li.cos - Filiera del limone della Costa d’Amalfi - nata con l’obiettivo di creare nuovi spazi di mercato per le aziende del territorio attraverso l’innovazione e l’utilizzo delle foglie e dei limoni non più commercializzabili. Dalla crema giorno allo shampoo, dal sapone al deodorante per ambienti fino al bagnoschiuma, questi i primi cinque prototipi realizzati e pronti a fare il loro ingresso nelle strutture alberghiere della Costiera.

«Attualmente la lavorazione del limone destinato sia al mercato come prodotto fresco sia alla trasformazione per l’industria dolciaria e liquoristica – spiega Pietro Caggiano, della giunta della Camera di commercio – produce grossi volumi di scarti». L’idea è nata dall’analisi di un problema che affrontano le aziende agricole di produzione di limoni: il costo eccessivo per lo smaltimento dei sottoprodotti (le foglie) e dei prodotti non conformi alle esigenze commerciali, dai quali è stato possibile, attraverso molte sperimentazioni, ricavare prodotti secondari di alto pregio per l’industria cosmetica.

Il progetto ha coinvolto anche il dipartimento di farmacia dell’università di Salerno: «Il nostro compito - spiega il professor Vincenzo De Feo – è stato quello non solo di reperire la materia prima ma anche di testarla. Abbiamo anche scoperto che i flavonoidi hanno moltissime proprietà, tra cui quelle di essere degli antinfiammatori e antiallergici nonché con princìpi anti-age».

Un progetto che ha un’immediata ricaduta anche sugli operatori di filiera, così come confermato da Angelo Amato, presidente del Consorzio di tutela limone Costa d’Amalfi: «I cosmetici con estratti di limone hanno una forte connotazione territoriale», perché provenendo da località autoctone avranno un marchio di sostenibilità ambientale ben distinguibile.

«L’obiettivo prioritario del progetto – conclude Carmine Pecoraro, presidente della Cia Salerno – è quello di aver individuato un percorso per accrescere la redditività della produzione del limone e garantire la conservazione dei limoneti, oltre che il brevetto del progetto, l’aumento del Pil aziendale e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali».

Marina Illiano

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