Dagli abiti agli zoccoli L’Abc della differenziata

Un vademecum dell’assessore Scarfò su come smaltire i diversi tipi di rifiuti In 385 voci chiariti tutti i dubbi sulla separazione C’è anche la “Y” di yo-yo

Dalla A di abiti, che vanno nei contenitori per indumenti usati, alla Z di zoccoli, che vanno conferiti all’isola ecologica. L’assessorato all’ambiente del comune di Nocera Inferiore ha pubblicato un vademecum su come smaltire le varie tipologie di rifiuti. È un “Abc” della differenziata il dizionario compilato dall’assessore Francesco Scarfò e pubblicato sul sito istituzionale del Comune, all’indirizzo www.comune.nocera.inferiore.sa.it. Si tratta di un prontuario molto minuzioso. Sono 385 le voci citate. Diversi i riferimenti per il conferimento. Si va dal deposito come da calendario del “Porta a porta”, a quello nelle campane di vetro o nei contenitori per pile o farmaci, fino alla consegna diretta all’isola ecologica di Fosso Imperatore o a quella mobile. Ma viene indicato anche di contattare ditte specializzate per lo smaltimento di eternit, calcinacci e bitume.

Il dizionario chiarisce anche le idee controverse su alcune tipologie di materiale. Veri e propri dilemmi come i cartoni della pizza. Nel dizionario di Francesco Scarfò viene indicato che vanno smaltiti separando la parte sporca da quella pulita. La prima va tagliuzzata e messa nella busta dell’umido, quella pulita deve essere messa nella carta.

Ma l’elenco è molto ampio. Alla lettera C si trovano, per esempio, le cassette audio e i cd-rom, così come la ceramica, che vanno nel secco indifferenziato. Il cellophane, invece, nel multimateriale. Pure le chiavi e i coltelli devono essere smaltiti nel multimateriale, così come le altre posate di acciaio. I contenitori vuoti di plastica dei profumi vanno nel multimateriale, quelli di vetro nelle campane verdi. Alla R c’è pure il rasoio usa e getta, che va nel multimateriale, così come le reti di plastica per frutta e verdura, i rullini fotografici vuoti e le reggette per la legatura dei pacchi. La rafia va nell’umido e le radiografie nel secco indifferenziato. Le salviette sporche vanno nell’umido, mentre gli shopper di plastica nel multimateriale, così come i sacchetti di carta con interno plastificato e i sacchetti dei biscotti.

I trucioli di legno vanno nell’umido, i taglieri invece vanno consegnati all’isola ecologica fissa o in quella mobile, così come i tubi al neon, i tubi di ferro e alluminio e quelli di gomme, se in grandi quantità. Gli accendini vanno nel multimateriale, cenere e segatura nell’umido, così come sughero e stuzzicadenti. C’è anche una voce per la Y, con lo yo-yo che va nel multimateriale.

Un’idea utile e simpatica. Ogni famiglia dovrebbe conservare il dizionario che potrebbe essere pure diffuso nelle scuole. Il rispetto di questi suggerimenti potrebbe consentire di assottigliare la produzione di rifiuti secchi, favorendo il riciclo e generando benefici dal punto di vista ambientale ed economico. Sulla stessa linea la scelta di candidarsi a ospitare un sito di compostaggio a Fosso Imperatore. «L’impianto – ha spiegato Scarfò – consentirebbe di risparmiare 500mila euro circa, favorire l’occupazione e avere energia elettrica gratuita, senza dimenticare la possibilità di ridurre le tasse».

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