Da Salerno viaggio sensuale che accende la passione

Dal 15 al 30 marzo in scena “Carnale” lavoro ideato e diretto da Vanni Avallone Nuova vita a testi anche di autori campani. «Esaltata la vera natura umana»

SALERNO. Un viaggio in versi e musica attraverso le vibrazioni dell’anima. È immaginifico ed intriso di passionalità lo spettacolo “Carnale” ideato e diretto da Vanni Avallone, che sarà portato in scena dal 15 al 30 marzo al “Piccolo Teatro del Giullare” di via Incagliati, traversa di via Vernieri.

Lo spettacolo - che si avvale degli arrangiamenti musicali di Paolo Molinari, dell’allestimento scenico di Paola Molinari e delle luci di Virna Prescenzo – vedrà in scena Antonia Avallone, Angelo Cerrato, Danilo Gloriante, Cristina Mazzaccarro, Paolo Molinaro, Mimma Virtuoso e Vanni Vallone. I sette artisti daranno nuova vita, in diciannove distinti momenti, a testi di anonimi e di autori campani quali De Matteis, Moscato, Ruccello, De Luca, Eduardo De Filippo e Di Giacomo, tutti permeati da una profonda sensualità. Sarà dato spazio, però, anche a scritti di Erri De Luca e Neruda. Faranno da interludio delle performance musicali come il “Libertango” di Piazzolla.

«Carnale nasce dall’osservazione della vera natura umana che è una natura carnale – ha osservato Vanni Avallone nelle note di regia - In ognuno di noi, anche negli inconfessabili, vi è una forte componente di visceralità, un’inquietudine ferina che fa vibrare le corde orgasmiche della passione. L’accentuazione della carnalità è estremamente diversa tra uomini e donne, raggiungendo il massimo in queste ultime, da sempre più capaci di carnalità per effetto della propria vocazione genetica alla procreazione».

Ha, poi, aggiunto: «Ma in un mondo in cui i generi sono sempre più indistinti, tutto ciò diviene sempre meno manicheo e sempre più universale. È carnale uno sguardo, può esserlo un leggero ed impercettibile sfiorare l’altrui mano». Avallone ha, inoltre, sottolineato come «un’intera letteratura poetica e drammaturgica ci parla di carnalità, ma la sottende, non la porta a galla; la rende implicita, mentre andrebbe esplicitata, sottolineata, acuita». Da qui la ricerca degli scritti e delle musiche che trasudano passione. «Terreno fertile – ha spiegato - è stata la felice scrittura di autori campani: da De Matteis a Moscato passando per Ruccello, da De Luca a Di Giacomo. Ma ho trovato carnalità nella sfida popolare dei proverbi, nella vita piegata dalle passioni di Assunta Spina, nelle creature devastate dalla penna di Moscato. Allo stesso modo è carnale anche la riflessione testamento di una madre ai propri figli di De Matteis.» Agli spettacoli si potrà assistere il sabato alle 21 e la domenica alle 18.30. Info al 334/7686331 ed allo 089/220261.

Alfonsina Caputano

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