Da Roma le mani sul Pd campano

Si vuole creare una nuova segreteria più autonoma nei confronti di De Luca

Si va verso l’azzeramento della segreteria regionale del Partito Democratico della Campania. Lo chiederà il segretario regionale Assunta Tartaglione nel corso della riunione che si terrà a Napoli domani mattina alle 8.30 e alla quale sono stati invitati a partecipare anche i consiglieri regionali e tutti i parlamentari.

«A stretto giro - dice il segretario dei democrat - nominerò il nuovo organismo». La deputata casertana è, infatti, convinta che l’assemblea non potrà fare altro che ratificare la sua decisione e, proprio per questo, ha già in mente come impostare il nuovo organismo. «La nuova segreteria - spiega - sarà improntata al rilancio dell’iniziativa politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e a sostenere l’azione di governo in Regione Campania perchè il rapporto tra il Pd e il presidente De Luca sia nel solco di un normale rapporto tra il governatore e il suo partito».

Insomma, la Tartaglione vorrebbe una segreteria più autonoma nei confronti di Vincenzo De Luca. Tuttavia, quella che sembra una decisione già presa potrebbe essere comunque messa in forse. «L’azzeramento non è ancora ufficiale, ne discuteremo con tranquillità domenica», dice infatti uno degli invitati al vertice che preferisce restare anonimo.

C’è la paura, neppure troppo nascosta, che a far parte dell’organismo siano persone diretta emanazione del segretario nazionale Matteo Renzi e, quindi, meno gestibili. Insomma, la sensazione è che si voglia in questo modo mettere le mani sul partito campano. Non a caso la decisione della Tartaglione è arrivata dopo l’incontro avvenuto giovedì pomeriggio presso la sede del Nazareno, nel corso del quale la stessa segretaria sarebbe stata duramente attaccata per il modo in cui ha gestito il partito negli ultimi mesi, derogando troppo agli uomini di De Luca. In particolare, a processare la Tartaglione sarebbero stati gli uomini dell’area riformista, un episodio che avrebbe contribuito a ricompattare ulteriormente l’area renziana campana che sarebbe arrivata quindi a questa decisione. Nella nuova segreteria dovrebbero entrare figure di alto profilo come parlamentari o intelletuali interni al partito, così da dare una nuova immagine all’organismo.

Questi andrebbero a sostituire gli attuali componenti che risultano essere: Massimo Cilenti, Luigi Cimmino, Dionigi Magliulo, Luciano Crolla, Nora Di Nocera, Francesco Russo, Mauro Calatola, Loredana Raia, Mario Rizzi, Rosita Baia, Leo Annunziata, Monica Castaldo, Giorgio Zinno, Emilia Longobardi, Maria Ciocia, Antonella Olivero Del Castillo, Paola Mazzina, Federico Conte, Enzo Maria Ruggiero, Sergio Tanga, Geremia Gaudino, Carlo Esposito, Antonella Pepe, Valeria Valente e Raffaele Topo. Proprio questi ultimi tre saranno sicuri riconfermati, per gli altri bisognerà vedere.

Insomma, per i democrat campani quella di domani non sarà certo una domenica da dedicare al riposo e alla festa.

E non bisogna dimenticare, poi, l’appuntamento di lunedì, ovvero il Consiglio regionale nel corso del quale il presidente Vincenzo De Luca sarà chiamato a chiarire quanto accaduto in questa settimana.

Non sarà certo una passeggiata dato che bisognerà fare i conti con i rappresentanti del Movimento cinque Stelle.

Proprio questi ultimi, nella giornata di ieri, hanno protocollato presso gli uffici del Consiglio regionale una mozione di sfiducia al presidente. Le firme in calce sono sette (tutti gli eletti del Movimento), all’appello ne mancano altre quattro.

Ci saranno altri consiglieri pronti a sostenere l’iniziativa dei pentastellati? Da parte sua, Valeria Ciarambino ha lanciato ufficialmente la richiesta, bisogna adesso vedere se ci saranno i coraggiosi. Sicuramente, il clima è incandescente e si preannunciano altri giorni ad altissima tensione. (an.ca.)

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