Da questo mese vietato pagare in contanti il canone di locazione

La novità riguarda i fittuari di immobili ad uso abitativo A stabilirlo è l’articolo 50 della legge di Stabilità

È una novità passata un po’ in sordina, travolta dal caos delle scadenze di pagamento Tares e mini-Imu, ma con cui tantissimi hanno dovuto subito fare i conti col nuovo anno.

Da gennaio è infatti vietato pagare in contanti i canoni di locazione ad uso abitazione. I pagamenti devono essere obbligatoriamente “tracciabili”, cioè eseguiti con bonifici bancari, assegni e (ma si tratta di ipotesi più remote per queste tipologie di rapporti) bancomat e carte di credito.

La novità investe tutte le tipologie di locazioni ad uso abitativo, anche in deroga ai limiti vigenti per l’utilizzo del contante: vale a dire che anche i canoni inferiori al tetto massimo di utilizzo del contante (999,99 euro) devono essere tracciabili. Anche per piccoli importi insomma, non è più ammesso l’uso delle banconote per saldare l’affitto. Né può valere a scusante (o a possibile escamotage) la mancata registrazione del contratto di locazione: le nuove modalità di pagamento investono anche gli affitti non soggetti ad obbligo di registrazione, come ad esempio quelli stagionali.

La novità riguarda, per il momento, solo le locazioni ad uso abitazione e non, quindi, le locazioni di immobili per uso commerciale, né gli affitti di box, cantine e posti auto.

Dal primo gennaio tocca pagare secondo le nuove modalità anche gli eventuali canoni arretrati (e quindi relativi al 2013). «I pagamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative – recita testualmente l’articolo 50 della legge di Stabilità - fatta eccezione per quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l'importo, in forme e modalità che escludano l'uso del contante e ne assicurino la tracciabilità anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali per l'ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore».

Per una volta, insomma, la norma è chiarissima e non si presta ad equivoci interpretativi.

I dubbi sorgono, invece, relativamente alle sanzioni (cui la norma, e l’intera legge di Stabilità, non accenna salvo inciso sulle agevolazioni e detrazioni fiscali). È probabile che (almeno questo è il parere dominante tra gli avvocati) chi non si atterrà alle nuove disposizioni potrebbe incorrere nelle sanzioni previste per l'antiriciclaggio (sanzione economica dall’1 al 40% della somma trasferita in contanti ed eventuale esclusione definitiva dalla possibilità di usufruire delle detrazioni fiscali relative all'abitazione).

Le nuove misure sono ovviamente finalizzate a far emergere le locazioni “in nero”: ma hanno già suscitato non poche perplessità tra addetti ai lavori e sindacati degli inquilini.

La tracciabilità dei pagamenti può indubbiamente aiutare a “stanare” gli evasori: ma da sola certo non basta.

È evidente che poco, o nulla, può fare per i rapporti di locazione totalmente a nero e che, c’è da scommetterci, continueranno ad essere pagati in contanti.

In barba ai nuovi obblighi di legge.

Remo Ferrara

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