Campania/2

Da Napoli una App contro la violenza sulle donne

Iniziativa di Federfarma Napoli e Soroptimist International

NAPOLI. Una donna col volto tumefatto ed una mano a chiuderle la bocca. È l'immagine, cruda e diretta, scelta da Federfarma Napoli e Soroptimist International, per invitare le donne (e perché no anche gli uomini) a scaricare un'utile applicazione contro la violenza sulle donne. Il manifesto sarà esposto e distribuito attraverso le circa 800 farmacie di Napoli e Provincia: un'iniziativa che vede il capoluogo campano come città pilota di un progetto più ampio che si svilupperà su scala nazionale, coinvolgendo tutte le farmacie italiane. L'applicazione S.H.A.W. (acronimo di Soroptimist Help Application Women) è stata ideata dal Soroptimist, un'associazione tutta al femminile che opera per la promozione e l'avanzamento della condizione femminile.

L'APP, scaricabile gratuitamente, è stata ideata per la sicurezza sulle donne, ma anche pensata per rispondere alla richiesta di informazioni e strumenti efficaci per la prevenzione della violenza di genere. Vi è una home con le varie sezioni utilizzabili: innanzitutto, in bella evidenza, la possibilità di chiamare il 112, numero d'emergenza comune in tutt'Europa; altra possibilità è quella di telefonare direttamente al 1522, un numero verde istituito nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità ed attivo 24 ore su 24. Accanto a questo, grazie anche alla geolocalizzazione si può conoscere il centro antiviolenza più vicino oppure consultarne una lista, regione per regione e città per città; ancora, è possibile consultare una sezione sugli aspetti legislativi, le tutele della legge sul femminicidio, quelle sullo stalking e sul mobbing o sui percorsi di Codice Rosa che stanno diffondendosi in parecchie strutture sanitarie. Insomma, un'opportunità in più per consentire alle donne di superare quel primo, difficilissimo gradino, verso un percorso di denuncia o più semplicemente di corretta e proficua informazione. Basti pensare che in Italia, le donne tra i 16 e i 70 anni che dichiarano di essere state vittime di violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita sono 6milioni e 743mila, pari al 31,9% della popolazione femminile.

Eppure il 93% delle donne che afferma di aver subito violenze dal coniuge dichiara di non aver denunciato. «È un ulteriore tassello - spiega Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli - che si aggiunge ad una serie di iniziative di carattere sociale e culturale messe in campo dai farmacisti per coinvolgere e sensibilizzare la clientela. D'altra parte abbiamo sposato questa iniziativa anche in considerazione di un dato emblematico: la farmacia è sempre più »rosa«, rappresentata com'è da una forte percentuale di colleghe già da tempo impegnate nell'affrontare, forti della propria esperienza, tematiche riguardanti le donne». «Il modello di farmacia - prosegue Di Iorio - sostenuto da Federfarma non si limita ad una professionale distribuzione di farmaci, ma tende sempre più a diventare una cartina di tornasole che attraversa i vari strati di una società civile che con sempre maggior fiducia si rivolge alla rete capillare delle farmacie». «Finora abbiamo registrato oltre 2mila download dell'applicazione, spiega Mariolina Coppola, Vicepresidente nazionale Soroptimist International d'Italia. Il nostro auspicio è di aumentarne considerevolmente il numero con l'aiuto delle farmacie e di raggiungere non solo le donne, ma anche gli uomini: tante volte un fratello, un amico, un figlio possono essere loro stessi ad aiutare una donna vittima di violenza».

«Con questa APP - prosegue Mariolina Coppola - al di là dei casi di emergenza o pericolo, cerchiamo di offrire alle donne una possibilità discreta e personale di scalfire quel muro di silenzio in cui la stragrande maggioranza delle donne tende a chiudersi. E proprio per raggiungere il maggior numero di donne possibile, pensando alle fasce socialmente più deboli, abbiamo migliorato l'APP aggiornandone i contenuti, ma soprattutto arrivando a tradurla in ben 11 lingue, tra cui il rumeno, l'ucraino, lo sloveno, l'arabo ed il cinese".