«Da Cuofano parole molto gravi»

Torquato, Pascarelli e il commissario Amantea alle prese con i nuovi Ambiti di zona

«Registriamo la gravità delle affermazioni del sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Cuofano, contro la deliberazione assunta a maggioranza da ben tre Comuni su quattro, circa la forma associativa da dare alla gestione dei nuovi Ambiti di zona dei servizi sociali». La risposta secca dei due sindaci Manlio Torquato e Andrea Pascarelli, rispettivamente, di Nocera Inferiore e Roccapiemonte, e del commissario prefettizio di Castel San Giorgio, Roberto Amantea, non si è fatta attendere, dopo che il primo cittadino di Nocera Superiore – a proposito della scelta di gestione del piano di zona caduta sull’azienda speciale consortile – aveva parlato di “carrozzoni politici”.

«L’Azienda consortile – continuano i tre amministratori contro Cuofano – è stata decisa, come forma di gestione, anche, dai Comuni di Sarno, Pagani, San Valentino, San Marzano. E condivisa, nel merito, dal Comune di Angri. Inimmaginabile quindi che tutti detti Comuni ricorrano a una forma di gestione dispendiosa e poco utile. C’è dunque da interrogarsi su cosa realmente induca il sindaco di Nocera Superiore a pronunziare affermazioni tanto gravi quanto infondate». Torquato, Pascarelli e Amantea ritengono “pretestuose” le ragioni di risparmio portate da Cuofano. «Contrariamente a quanto affermato da Cuofano – chiariscono i tre – la regione Campania nella persona dell’assessore Fortini, ha di recente, anche formalmente, raccomandato ai nuovi ambiti di adottare la forma associativa dell’Azienda consortile. Quanto all’altra modalità di gestione, quella della convenzione, essa è la vecchia forma che non sa certo di futuro e di novità». Secondo i detrattori di Cuofano, il suo piano industriale sarebbe «privo di avallo da parte di funzionari di sorta». Il sindaco di Nocera Superiore aveva anche affermato di non aver ricevuto i verbali delle conferenze di servizio, ma anche qui viene smentito «il fatto che egli ignorasse i nostri deliberati».

L’ultimo accento, naturalmente, viene posto sull’espressione dura con cui Cuofano ha additato la scelta del consorzio. «La gravità delle sue ccuse di “creare un carrozzone politico che forse serve a collocare qualcuno”, ci inducono a chiedergli di precisare pubblicamente a chi o cosa egli si riferisca. Ne va della credibilità delle istituzioni da noi rappresentate», tuonano i tre amministratori.

Davide Speranza

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