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D’Onofrio, rimane l’obbligo di firma

PAGANI. «Sono sereno e confido nella giustizia che chiarirà tutto». Tutto rinviato al Tribunale del Riesame il futuro della revoca dell’obbligo di firma per Massimo D’Onofrio implicato nell’operazion...

PAGANI. «Sono sereno e confido nella giustizia che chiarirà tutto».

Tutto rinviato al Tribunale del Riesame il futuro della revoca dell’obbligo di firma per Massimo D’Onofrio implicato nell’operazione “Criniera”. Ieri pomeriggio è arrivata la decisione dei giudici della Corte di Cassazione sul ricorso presentato dai legali di D’Onofrio, che chiedevano la revoca della misura dell’obbligo di firma, cui l’ex amministratore paganese è sottoposto da alcuni mesi. Gli avvocati Carlo De Martino e Agostino De Caro avevano impugnato il rigetto dell’istanza di riesame relativa all’obbligo di firma emesso dal gip nell’operazione. Misura che resterà. In sintesi per l’ex leader paganese di Fdi resta tutto invariato. La parola, dunque, passa ancora una volta al Riesame. Intanto, il 13 maggio la Cassazione si pronuncerà sull’ordinanza in carcere disposta dal Riesame di Salerno per dieci degli indagati tra cui il consigliere regionale Alberico Gambino coinvolti nella maxi inchiesta dell’Antimafia per presunti legami tra il clan Fezza Petrosino D’Auria ed esponenti locali del centro destra che per anni hanno amministrato la città di Pagani.

In attesa delle decisioni dei giudici anche Gambino in corsa con Fdi alle elezioni regionali di fine mese.

Gerardo Vicidomini

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