L'INCHIESTA

D’Angelo, il “talent scout” a caccia di voti per Alfieri

L’imprenditore agli arresti domiciliari era un grande elettore del primo cittadino

 

CAPACCIO PAESTUM - L’imprenditore agli arresti domiciliari Roberto D’Angelo è stato un “grande elettore” del sindaco Franco Alfieri. Lo dice anche il gip Francesco Guerra nel motivare le esigenze cautelari con la minaccia di reiterazione del reato, essendo il 56enne di Roccadaspide, esponente politico di Italia Viva, tuttavia una persona incensurata. In particolare, il gip si sofferma su una telefonata intercettate tra l’allora aspirante sindaco di Capaccio e D’Angelo, in piena campagna elettorale, nella quale Alfieri chiede al suo interlocutore: «trova sei o sette, servono altri mille voti». Alfieri vuole la certezza di centrare la vittoria la primo turno è compulsa il suo alleato affinché trovi i nomi giusti per vincere le elezioni senza passare per il ballottaggio. (m. l.)

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