D’Angelo: «Conti in rosso? Fraiese accusa se stesso»

Il consigliere attacca il presidente dopo il mancato pagamento degli stipendi «È nell’Ente da 25 anni, spieghi lui la crisi legata alla cattiva gestione precedente»

CAPACCIO. Non si smorzano le polemiche sul mancato pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima ai dipendenti del Consorzio di bonifica Sinistra Sele di Paestum. Fondi, quelli destinati ai lavoratori, utilizzati per “tamponare” il pagamento delle bollette all’Enel in assenza dell’arrivo di un milione e 200mila dalla Regione. A contestare la gestione consortile è il consigliere di opposizione Roberto D’Angelo.

«Il presidente Vincenzo Fraiese imputa la crisi finanziaria al malgoverno degli ultimi 30 anni – attacca D’Angelo – È bene rimarcare che lui svolge attività amministrativa al Consorzio di bonifica da 25 anni, ormai è alle nozze d’argento. fraiese ha ricoperto la carica di consigliere, di deputato, di vice presidente e, da 5 anni, quella di presidente. Chi meglio di lui, dunque, è stato protagonista principale di debiti attuali e pregressi?». Riguardo poi alla mancata riscossione dei tributi evasi (circa 3,5 milioni, ndr) lamentata da Fraiese, il consigliere di opposizione rincara la dose: «All’inizio della consiliatura ha assunto un legale con la specifica mansione della riscossione dei crediti dei consorziati morosi. Ad oggi con quali risultati? Quante sono le riscossioni coatte e nei confronti di chi sono state fatte? Forse dei contadini che dovevano pagare 100 euro e non dei grandi albergatori o proprietari terrieri che pare risultano essere tanti e tutti morosi?». D’Angelo chiede quindi di rendere pubblici gli atti e le eventuali azioni nei confronti dei morosi, e preannuncia che «come minoranza, chiederemo un consiglio monotematico: così saremo noi eventualmente a divulgare i dati».

In merito alla polemica sui compensi agli amministratori, poi, aggiunge: «Più volte il presidente Fraiese ha rimarcato che l’opposizione non è in grado di leggere gli atti. Ci dica lui il numero della legge e la data di pubblicazione sul Burc regionale, che consentirebbe di comprendere il compenso di 30mila euro per lui e di 15mila per il vice presidente Roberto Ciuccio e il deputato Luigi Ciliberti. Ci dica poi se non è spropositata la cifra di 150mila euro nel bilancio di previsione 2015 per spese legali, il 30% in più rispetto all’anno precedente. Che fine ha fatto – chiede infine D’Angelo – l’approvazione degli incentivi ai dipendenti di un mese fa: la delibera non è stata pubblicata. Di fatto, gli incentivi non vengono più pagati con la nuova normativa, il provvedimento andrebbe revocato».

Angela Sabetta

©RIPRODUZIONE RISERVATA