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D’Alema a Napoli «Leali con Monti Lui neanche grazie»

NAPOLI. «Abbiamo sostenuto Monti con lealtà, con atti e non parole, e non abbiamo ricevuto neanche una parola di ringraziamento». Così Massimo D’Alema, ieri all’incontro napoletano tenutosi al Teatro...

NAPOLI. «Abbiamo sostenuto Monti con lealtà, con atti e non parole, e non abbiamo ricevuto neanche una parola di ringraziamento». Così Massimo D’Alema, ieri all’incontro napoletano tenutosi al Teatro Nuovo. D’Alema ha riservato più di una stoccata al “professore”: «Non è l’unico a sapere di economia - ha detto - Nel mio governo il ministro dell’Economia era un certo Ciampi, che non è che avesse bisogno di ripetizioni. E anche nell’ultimo governo Prodi c’era Padoa Schioppa, un altro che non aveva bisogno di ripetizioni alla Bocconi». D’Alema si è soffermato sulla presenza in politica della società civile: «Ho sentito anche Monti dire che è la società civile. Questa idea della società civile che aspira al governo dello Stato al posto dei partiti è fatta di imprenditori, banchieri, professori. Un operaio - ha concluso - non c’è neanche per sbaglio in questa società civile». Commentando poi le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi, D’alema ha detto: «Il condono tombale è come dire scurdammoce ’o passato. C’è qualcosa di selvaggio e la cosa che mi stupisce è il modo in cui nel Paese l’unica forza che si indigna è il movimento operaio. C’è un signore che vi dice “vi mando soldi a casa con le poste”, una roba che neanche in Argentina negli anni Cinquanta. Possibile - ha concluso - che di fronte a questo, al cui confronto Peron appare uno statista posato, ci si trovi di fronte a reazioni come se non ci si rendesse conto che questa demagogia travolgerebbe il Paese se non c’è chi fa argine».