D’Acunto a colloquio con De Luca

Il presidente dell’associazione ieri mattina a Palazzo di Città. Il governatore della Regione: «Io garantista a 360 gradi»

Mentre il presidente della Regione Stefano Caldoro si dichiara «garantista a 360 gradi», ieri mattina Francesco D’Acunto era a Palazzo di Città in attesa di un colloquio con il primo cittadino. La notizia che la Procura di Salerno ha aperto una inchiesta sui rimborsi elettorali della lista “Campania Libera” - affidata al pm Maurizio Cardea - sembra non destare alcuna preoccupazione fra gli eletti in Consiglio Comunale, eccezion fatta, forse, per il solo presidente dell’associazione che ieri mattina è stato visto a Palazzo di Città. Solo una visita di cortesia? Intanto a Napoli, sollecitato dai cronisti, il presidente della Regione Campania ha tagliato corto sulla vicenda: «Il mio approccio è sempre lo stesso - ha affermato Caldoro - Io sono garantista. Mi auguro che tutto venga ricondotto a un riconoscimento dell’estraneità dei fatti - ha concluso il governatore - E se devo dare un giudizio lo faccio in maniera preventiva da garantista, come sempre».

Anche lo stesso sindaco e vice ministro Vincenzo De Luca, non si sa se in riferimento alla vicenda Mcm o piuttosto a quella di Campania Libera, parlando delle vicende giudiziarie di Berlusconi, nel consueto appuntamento televisivo del venerdì ne approfitta per dire la sua, spiegando: «Quando si parla di rapporti con il sistema giudiziario, meno si parla e meglio è, meno si fanno commenti e meglio è. È ragionevole attendere le sentenze e quando arrivano le sentenze definitive si applicano, punto e basta». Per De Luca insomma «è anomolo» che se ne discuta «prima ancora che parta un avviso di garanzia». Considerazioni a parte, restano i conti-spese pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Quelli di “Campania Libera” di gran lunga superiori, ad esempio, a quelli spesi da altre liste “minori” di centrodestra per le stesse regionali del 2010. È il caso di “Libertà e autonomia - Noi Sud” e “Associazione Democrazia Campania - Regione Campania”. Il primo nasce da una costola di Mpa sotto l’ala protettiva dell’ex ministro Enzo Scotti.

Come sigla autonoma partecipa alle regionali (anche in Calabria) per quelle in Campania ottiene un rimborso per spese elettorali pari a circa 866mila euro (otterrà oltre 98mila voti).

A questa cifra si sommano circa 73mila euro di contributi privati e 104mila euro da parte di enti privati. In consiglio, al fianco di Caldoro, piazzano due consiglieri Sergio Nappi e Raffaele Sentiero. Il secondo entrò in coalizione con “Alleanza di Centro” sempre a sostegno di Caldoro, ottenendo circa 40mila voti. Un solo seggio, che andò all’avellinese Ettore Zecchino. Qui il contributo stata è poca cosa, poco più di 58mila euro la maggior parte dei quali spesi per servizi.

Ma come spese i soldi “Campania Libera”? Guardando i bilanci una fetta, circa 37mila euro, se ne andarono per viaggi, alberghi e rimborsi. La fetta più grande invece per propaganda e comunicazione (916mila euro).

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