la polemica

Cupole nel deposito e il Comune fitta una tensostruttura

L’Ente ha speso altri 45mila euro per la Borsa archeologica. Il Pd si rivolge alla Corte dei conti: «Soldi buttati al vento»

CAPACCIO PAESTUM. Borsa mediterranea del turismo archeologico: per la manifestazione di quest’anno sarà allestita una tensostruttura. E ad accollarsi la spesa di 45mila euro sarà il Comune. Non saranno utilizzate, dunque, le sfere geodetiche che restano smontate in un deposito a Capaccio Scalo. Strutture costate circa 628mila euro, per le quali il Comune ha attivato un mutuo ventennale, e che erano state acquistate proprio per consentire lo svolgimento della Borsa. Il gruppo consiliare del Pd non condivide la scelta dell’amministrazione del sindaco Italo Voza e annuncia un ricorso alla Corte dei conti.

«Riteniamo che le sfere rappresentino – affermano i consiglieri del gruppo del Pd Carmelo Pagano e Pasquale Cetta – un incauto acquisto. Il Comune si è accollato un mutuo ventennale pagando circa 21mila euro ogni sei mesi e le strutture restano praticamente inutilizzate, chiuse in un deposito. Tra l’altro non conosciamo nemmeno in che condizioni siano. Quello che contestiamo è che le sfere erano state acquistate proprio per la Borsa. Allora perché non vengono utilizzate per questa finalità? Forse perché l’amministrazione si è resa conto che la loro gestione è troppo onerosa?».

Conti alla mano, infatti, osservano dal Pd, per il rimontaggio delle sfere occorrono circa 150mila euro: «La pavimentazione in lastroni di cemento ricopre una superfice di 2500 metri quadrati; volendo fare un semplice calcolo, supponendo che per l’intervento di smontaggio occorrono circa 40 euro al mq, solo per questa operazione sono necessari circa 100mila euro. Altri 25mila per il montaggio delle sfere e altre risorse, per un totale di circa 150mila euro. Insomma un mutuo buttato al vento e a farne le spese sono sempre i cittadini».

L’amministrazione ha l’intenzione di montare le sfere a Capaccio scalo: prima era stato individuata l’area antistante lo stadio comunale ora, invece, si discute dell’evenienza di allestirle in via Nassiriya. Si tratta di un’area privata, i cui proprietari hanno già fornito la loro disponibilità, per la quale il Comune dovrà pagare un affitto, non ancora quantificato. Una volta rimontate, le sfere geodetiche potranno essere utilizzate per organizzare, per tutto l’anno, eventi di qualunque natura sociale, culturale ed economica abbattendo così i costi di noleggio di tensostrutture per ogni singola manifestazione. La location di Capaccio Scalo è stata fortemente caldeggiata anche dalle centinaia di attività commerciali.

La sfere erano state montate un anno fa – causando una lunga scia di polemiche – nell’area archeologica di fronte al tempio di Cerere, in occasione della Borsa del turismo archeologico 2015. L’installazione nei templi era stata autorizzata con una delibera del Consiglio dei ministri.

La XIX edizione della Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, si terrà quest’anno dal 27 al 30 ottobre. Le location scelte saranno l’area adiacente al Tempio di Cerere (salone espositivo, laboratori di archeologia sperimentale, ArcheoIncontri, ArcheoVirtual), il Museo archeologico (conferenze, workshop con i buyers esteri), la basilica paleocristiana (conferenza di apertura, ArcheoLavoro, incontri). L’evento in termini di partecipazione registra numeri elevati: 10mila visitatori, cento espositori di cui 20 da Paesi esteri, circa 60 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 120 operatori dell’offerta, più di cento giornalisti accreditati.