Cupido scaglia i suoi dardi su indicazione di una App

Mette in contatto soltanto le persone che si sono notate a vicenda e consente di rompere il ghiaccio senza il pericolo di incorrere in brutte figure

Un tempo era: «Scusa ti posso conoscere?». Un approccio più o meno galante che nell’era degli smartphone diventa “qualcuno ti ha inviato un messaggio”. Certo, meno “piacione” della classica richiesta interessata, fatta il più delle volte con occhio languido e sorriso brillante, ma forse – visto il numero di relazioni che continuano a nascere sul web – più efficace. La nuova frontiera del corteggiamento di chiama Appning, applicazione “social” creata dal 33enne Francesco Dinardo. Salerno, insieme a Napoli, Bari e Palermo, è una delle città in cui il progetto è appena andato a regime. La nuova app per dispositivi Apple e Android ha come obiettivo quello di “aiutare” i più timidi a trovare l’anima gemella grazie a un intermediario virtuale. Ma – si sa – il vero colpo di fulmine scatta solo nel mondo reale, ecco quindi che Appning entra in campo solo dopo il primo gioco di sguardi che si crea tra due potenziali amanti che si incontrano per caso per strada. Poi, se l’interesse è reciproco, la conoscenza verrà approfondita via chat per suggellarsi in un incontro. È proprio questa la novità lanciata da Appning: metterà in contatto solo le persone che si sono notate a vicenda e che si sono piaciute all’istante.

Vediamo come. Una ragazza passeggia per strada e le passa davanti un ragazzo così bello da lasciarla senza fiato. A questo punto avrà due opzioni: corrergli dietro e sperare di ricevere un cenno di consenso o chiedere aiuto ad Appning. Potrà così cercare il profilo virtuale di quella persona e scrivergli un messaggio. Il destinatario riceverà una notifica anonima e potrà sbloccare il nome del mittente solo se indovinerà chi è, sfogliando la lista di tutte le persone che in quel momento sono in quella zona. Solo così si creerà un matching e la comunicazione fra i due potrà partire. In caso contrario, tutto resterà nell’anonimato ed entro 24 ore sarà cancellata ogni traccia del messaggio.

Ma com’è nata l’idea di creare un’App che potesse fungere da Cupido virtuale? A rispondere il papà di Appning, l’ingegnere Dinardo che racconta: «Sapevo che esistevano applicazioni del genere ma nessuna, se non Appning, è in grado di localizzare con tanta precisione i potenziali partner nei dintorni. Per sviluppare la mia idea mi sono affidato a una start up specializzata, “App to you”, che ne giro di qualche mese ha creato l’applicazione che è stata lanciata prima per Iphone e poi anche per dispositivi android».

Com’è stata la risposta degi utenti? «Al momento – racconta Dinardo – oltre cinquemila persone hanno scaricato gratuitamente l’applicazione da AppStore o da Google Play durante questa fase sperimentale e sono state in grado, grazie al sistema di geolocalizzazione, di intercettare ragazzi e ragazze potenzialmente interessanti nel raggio di quindici chilometri in pochi secondi. Su Facebook c’è poi la community Appning composta da più di duemila iscritti».

Infine, grazie alla sua versione premium, Appening può tornare utile anche per fini commerciali come dare notizia di un evento o di una iniziativa a tutte le persone che hanno l’applicazione ne raggio di due chilometri.

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