Cstp, pioggia di decreti ingiuntivi

All’azienda arrivano anche quelli dei lavoratori. E in piazza Ferrovia un’urna per raccogliere fondi

Sono circa cinquanta i decreti ingiuntivi arrivati ieri mattina presso gli uffici del Cstp. Ad inviarli all’azienda altrettanti lavoratori, che, di propria iniziativa, hanno posto come oggetto dell’ingiunzione di pagamento i due premi di risultato, del 2010 e del 2011, che, seppure maturati, non sono stati corrisposti. Si tratta, in media, di un valore di 5mila euro per ogni decreto, per un totale di circa 250mila euro di soldi ulteriori che i creditori dell’azienda di mobilità della provincia di Salerno hanno richiesto all’azienda. A questa nuova ondata di decreti, infatti, si aggiungono quelli arrivati qualche mese fa da alcune ditte fornitrici di pezzi di ricambio e servizi, il cui valore complessivo ammontava a circa due milioni di euro. Ma tutti “congelati” dall’azienda, che proprio in questa fase, sta cercando di rimettere in piedi i propri conti. Una sferzata di ossigeno e di liquidità potrà arrivare solo con la ricapitalizzazione da parte degli enti soci del consorzio. Il mese di tempo preso dal Consiglio di Stato per la deposizione della sentenza di conferma del risarcimento di cinque milioni di euro al Cstp, di fatto, farà slittare la data dell’assemblea, che dovrebbe essere convocata entro il 14 novembre prossimo. Proprio ieri l’assessore provinciale ai Trasporti, Luigi Napoli, ha contattato gli uffici regionali della ragioneria per sapere se ci sono margini per far arrivare al Cstp i fondi delle rimesse di luglio ed agosto, che giacciono ancora ferme agli uffici per mancanza di liquidità. «La Provincia di Salerno - ha detto Napoli - con una nota inviata al presidente della Cstp Spa, ha dato la sua disponibilità all’eventuale ulteriore proroga del contratto per il biennio 2013-2014, e al ripiano delle perdite». Sull’argomento è intervenuto anche Antonio Mauro Russo, coordinatore provinciale del Popolo delle Libertà. «Credo - ha detto - che le istituzioni, in testa il Comune capoluogo, debbano trovare ogni strada possibile e superare anche gli ostacoli di natura politica per salvare i lavoratori e consentire agli utenti della provincia di Salerno di usufruire del servizio di trasporto pubblico». Ed è proprio agli utenti che, provocatoriamente, i lavoratori dell’azienda hanno chiesto un piccolo sacrificio per consentire loro di ricevere gli stipendi arretrati. Davanti al punto informazioni di piazza Ferrovia da ieri mattina è presente un’urna di cartone in cui i cittadini solidali con la causa possono lasciare un’offerta.

Diletta Turco

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