Cstp, Pasquino al giudice «L’azienda può farcela»

Consegnata al Tribunale fallimentare la relazione del commissario giudiziale «Dopo le difficoltà ha già mostrato segni di ripresa dell’equilibrio economico»

Potrebbe passare un mese, forse due, prima di avere la risposta ufficiale da parte del Ministero dello Sviluppo economico cui spetterà decidere se per il Cstp sussistono le condizioni per l’ammissione all’amministrazione straordinaria per le grandi imprese. Procedura che consentirebbe di per salvare il consorzio, il servizio pubblico, i creditori e i lavoratori.

Ieri mattina la relazione del commissario giudiziale, Raimondo Pasquino, è stata consegnata anche al Tribunale fallimentare. Quasi duecento pagine di analisi e constatazioni per tratteggiare, senza perdere il minimo dettaglio, l’attuale situazione del consorzio, le cause che l’hanno prodotta e i presupposti per il rilancio.

«Il parere dello scrivente- si legge nelle conclusioni della relazione prodotta dal rettore Pasquino – è che la crisi che ha investito il Cstp sia di natura transitoria, ed in quanto tale reversibile. Una crisi generata da un’inadeguata flessibilità organizzativa rispetto agli stimoli esogeni generati dalla contrazione di mercato, ma a fronte delle difficoltà emerse il Cstp ha già mostrato segni di ripresa dell’equilibrio economico».

In questa fase il professor Pasquino cita la ricapitalizzazione, la frima dei contratti di servizio con i soci di maggioranza e le politiche concordate coi rappresentanti sindacali per veder calare il costo unitario del lavoro. Condizioni sulle quali, almeno al momento, non ci sono garanzie: la ricapitalizzazione non è completa, manca il contratto di servizio con la Provincia. Gli unici a tener fede agli impegni, ancora una volta, sono i lavoratori. «Su queste basi – assicura comunque Pasquino nella parte finale della sua relazione – si ritiene che esistano le condizioni di recupero dell’equilibrio economico attraverso un programma di ristrutturazione economica e finanziaria dell’impresa nel corso di due anni con l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese, se concessa». Intanto il consigliere provinciale Pd, Giovanni Coscia, preme affinché sia convocato il Consiglio provinciale «per tradurre in atti formali quelle che rimangono solo chiacchiere». Il presidente Zara però risponderebbe picche. «Non mi fermo – ha assicurato Coscia – bisogna fare la delibera per l’impegno di spesa». Da Palazzo Sant’Agostino, intanto, arriva un monito: «Il Cstp effettui con puntualità il trasporto scolastico». I lavoratori non ci stanno e rilanciano: «Dobbiamo esser messi in condizione di lavorare. I soci, come sempre, fanno politica sulla nostra pelle. Pensassero a tener fede agli impegni, non solo quelli della ricapitalizzazione». Da lunedì, con la riapetura delle scuole, si verificherà sul campo la capacità dell’azienda di trasporto di garantire, oppure no il servizio.

Carmen Incisivo

©RIPRODUZIONE RISERVATA