Cstp, il Comune revoca il bando e accusa

Cascone: «Atteggiamento ostruzionistico dell’azienda». L’anno scolastico rischia di cominciare senza gli autobus

Il Comune di Salerno revoca il bando per l’affidamento del servizio pubblico di trasporto urbano e accusa il collegio di liquidatori del Cstp di ostruzionismo.

“Arriva Italia” ha scritto all’Authority per la concorrenza e il mercato contestando un punto del bando in cui si assegna un punteggio aggiuntivo alle aziende operanti sul territorio, mentre Cosat e Sita sostengono di non aver ricevuto dal Cstp informazioni necessarie per arrivare alla formulazione di un’offerta. Così il Comune, per evitare ricorsi, fa dietrofront. «Quasi certamente si procederà con una trattativa privata o un colloquio competitivo» ha detto l’assessore alla mobilità Luca Cascone. Ma intanto salta l’apertura delle buste prevista per il 3 settembre, ed è sempre più concreto il pericolo di iniziare l’anno scolastico senza i bus. Il presidente dei liquidatori, Mario Santocchio, rispedisce le accuse al mittente: «A me spetta fare gli interessi del consorzio. Le informazioni richieste può darle anche il Comune, ognuno risponda per sé. Auspico che il piano di risanamento da noi presentato sia valutato con oggettività e concretezza sia dal Comune che dalla Provincia». Un punto di vista condiviso da Palazzo Sant’Agostino, che tramite il vice presidente Antonio Iannone fa sapere di non ravvisare alcun comportamento ostruzionistico del Comitato liquidatore.

Sul destino del bando emanato dalla Provincia non giungono indirizzi ufficiali. L’assessore ai trasporti, Luigi Napoli, è irreperibile. E Iannone spiega di non aver ricevuto alcuna lettera di contestazione da parte delle aziende di mobilità interessate al bando, che hanno invece scritto al Comune determinando, di fatto, la revoca. «Se giungeranno contestazioni – ha detto – ci faremo indicare dai nostri legali la strada migliore per risolvere la questione del bando che, al momento, per noi resta regolarmente in piedi». In attesa i lavoratori: «Preferiamo restare fuori da queste dinamiche – ha riferito Gerardo Arpino della Filt Cgil – auspichiamo solo l’affidamento a un’unica azienda, che garantisca livelli occupazionali e posizioni dei lavoratori».

Intanto proseguono i lavori per mettere a punto l’altro bando, quello del Cstp per la cessione dell’azienda: «Mancano alcuni dettagli – ha dichiarato Santocchio – La pubblicazione potrebbe avvenire entro la prima decade di settembre». Ieri il servizio è stato attivo al 65 per cento, un dato che sembrerebbe positivo ma che è invece poco incoraggiante in vista della ripresa delle attività scolastiche fissata al 13 settembre. I lavoratori chiederanno per questo al prefetto la convocazione di un tavolo tecnico. «Riteniamo necessaria la convocazione – ha concluso Arpino-– perché è giusto lavorare insieme affinchè dalla metà di settembre ci sia una corretta e rispettosa gestione del servizio scolastico».

Carmen Incisivo

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