Crollo nel cimitero Un cipresso secolare distrugge le tombe

L’incidente ieri mattina nei pressi della chiesa monumentale I visitatori: «Urge un controllo, gli alberi sono tutti marci»

Ha retto il peso del tempo, del dolore e delle lacrime. Ma non quello della pioggia, caduta copiosa in città negli ultimi giorni. Ieri mattina, poco dopo le 7.30, in uno dei piazzali del cimitero di Brignano - alle spalle della chiesa monumentale e poco distante dal piazzale dell’Ossario - un imponente cipresso si è accasciato sotto il peso dell’acqua crollando, spezzato nel tronco, sulle tombe che stavano ai suoi piedi. Circa quindici quelle rimaste danneggiate nel crollo che solo per un caso fortuito non ha causato feriti. All’ora dell’incidente, infatti, il cimitero - anche a causa del vento gelido che soffiava ieri mattina - era praticamente deserto. Altra cosa sarebbe stata se l’albero fosse venuto giù nella tarda mattinata o in giorni di grande affluenza come quelli del fine settimana, quando in tanti si recano al campo santo per portare un fiore ai propri cari scomparsi. Poteva finire molto peggio se ieri mattina Fulvio Marinelli fosse andato, come fa quasi ogni giorno, a salutare suo figlio scomparso prematuramente nel 2006 in un incidente stradale, la cui tomba è praticamente a pochi metri dal cipresso caduto. Il signor Marinelli è sempre uno dei primi avventori del cimitero, la mattina, quando si aprono i cancelli lui è già lì che aspetta. Ieri, però, forse per l’ondata di freddo improvviso, è rimasto a casa. «Menomale - commenta il figlio, Davide, ieri accorso sul luogo dell’incidente per verificare l’entità del danno subita dalla tomba del fratello - perchè se mio padre fosse stato qui questa mattina (ieri, ndr), ora avrei un altro motivo per piangere». A contattare la famiglia Marinelli del crollo dell’albero è stato uno dei fiorai che lavorano a Brignano che, sentita la notizia da uno dei guardiani del cimitero, ha telefonato a un membro della famiglia per avvertirlo dell’accaduto. «Quello che è successo oggi potrebbe ripetersi - aggiunge Davide Marinelli- perchè succede spesso che dopo le forti piogge i rami si spezzino e cadano sulle tombe. Gli alberi sono vecchi e alcuni di loro sono ormai marci. Sarebbe cosa buona se il Comune prevedesse una verifica sullo stato di salute dei tanti cipressi secolari che insistono in questo luogo per evitare che incidenti del genere si ripetano. E la prossima volta potrebbe andare molto peggio». proprio per prevenire altre criticità, il direttore del pio luogo, Alfredo Truono, ha già predisposto un monitoraggio. Sul luogo del crollo, non appena ricevuto l’allarme, sono arrivati i vigili del fuoco e diversi agenti della polizia municipale. Per tutta la giornata di ieri sono stati, poi, al lavoro, gli inservienti del Comune che hanno rimosso, dopo averli segati, i rami e il tronco del grande cipresso. Ora non resta che stimare i danni causati alla tombe dal crollo.

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