nocera superiore

Crolla un affresco nella basilica di Materdomini

NOCERA SUPERIORE. Amara sorpresa per chi, ieri mattina, entrando per primo nella famosa Basilica di Materdomini, ha riscontrato la caduta di calcinacci e di pezzi di affresco dalla soffittatura di...

NOCERA SUPERIORE. Amara sorpresa per chi, ieri mattina, entrando per primo nella famosa Basilica di Materdomini, ha riscontrato la caduta di calcinacci e di pezzi di affresco dalla soffittatura di una delle cappelle incastonate nella navata laterale. Dalle prime impressioni, ad essere stato soggetto a crollo sembrerebbe l’affresco di una figura che sta benedicendo i fedeli con la mano destra, probabilmente si tratta della figura di Cristo all’interno di un tondo o clipeo della Cappella di San Basilio. Il materiale, una volta costituente l’opera, è rovinato in terra. Fortunatamente, quando è accaduto il fatto, nessuno era presente all’interno dell’ala sacra. Dal Padre Guardiano del Santuario nocerino nessuna spiegazione e la stampa è stata invitata ad andare fuori, nonostante la Basilica fosse aperta al pubblico.

Dunque non si conoscono ancora le cause di ciò che appare un crollo grave del tondo, si spera non irreparabile. Intanto, stamattina dovrebbe arrivare sul posto, per accertarsi della situazione, anche la Sovrintendenza di Salerno. Solo dopo aver visto il danno e in seguito ad un’attenta analisi, si potranno comprendere le origini del “tracollo” che ha subito il materiale. Un episodio molto grave, anche perché in vista della festa della Madonna di Materdomini, che si tiene tutti gli anni tra il 14 e il 15 agosto, attirando migliaia di fedeli da tutta la Campania e da altre regioni italiane, oltre che da diversi paesi stranieri. Quello di Materdomini è uno dei più antichi Santuari mariani della Campania, con i suoi mille anni e più di storia, denso di leggenda, cultura e devozione. L’immagine della Madonna fu ritrovata sotto terra, conservata tra due lastre di marmo. Secondo la tradizione una contadina ebbe una visione secondo la quale la Madonna le chiedeva di scavare sotto una quercia, all’ombra della quale la giovane riposava: lì avrebbe trovato un’effige miracolosa.

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