IL CASO

Cristiano Ronaldo alla Juventus, la protesta degli operai FCA

I dipendenti di Pomigliano d'Arco: "Non abbiamo un aumento paga da 10 anni"

POMIGLIANO D'ARCO - Cristiano Ronaldo alla Juventus è la notizia dell'estate del calcio italiano e non solo. Tra costo del cartellino, quindi la cifra da versare al Real Madrid, e l'ingaggio del calciatore portoghese, si parla di un costo dell'operazione di circa 400 milioni di euro, compreso lo stipendio per un accordo che dovrebbe essere quadriennale.

Inevitabilmente tutti ne parlano, tutti ne discutono. Compresi gli operai di FCA. E sì, perché un qualsiasi movimento che riguarda la squadra più titolata d'Italia riporta inevitabilmente a pensare alla FCA della famiglia Agnelli. "Dopo Higuain, pure Cristiano Ronaldo? È una vergogna". Non nasconde il suo rammarico Gerardo Giannone, operaio FCA dello stabilimento di Pomigliano D'Arco ("sono 18 anni che lavoro in Fiat"), che non è però legato alla fede calcistica, ma al fatto che gli operai della Fiat "non hanno un aumento di paga base da 10 anni".