LO SCONTRO

Crisi politica a Battipaglia faccia a faccia con la sindaca Francese

I “pattisti”: «Il lavoro di Provenza e della giunta va valutato in Consiglio»

«La sindaca non può revocare un assessore soltanto per una ritorsione nei nostri confronti». All’indomani di un aspro faccia a faccia con la prima cittadina, Roberto Cappuccio leva lo scudo dei “pattisti” in difesa di Giuseppe Provenza, l’assessore forzista che Cecilia Francese vuol defenestrare. E non implica fiducia incondizionata nei confronti dell’azzurro che ha condiviso il documento politico: «Non vogliamo dire che Provenza non si tocca - spiega l’ingegnere - ma chiediamo che anche il suo lavoro, come quello di tutta la giunta, venga valutato dai consiglieri comunali».
I “pattisti” lo hanno detto pure alla Francese durante l’infuocata riunione di giovedì. Un incontro lampo, durato poco più di 15 minuti. Nella sala del sindaco, accanto alla Francese, c’erano Pino Bovi di “Con Cecilia” e Pietro Cerullo di “Etica”; dall’altra parte del tavolo, insieme a Cappuccio, l’indipendente Angelo Cappelli, i forzisti Valerio Longo e Gerardo Zaccaria, Giuseppe Salvatore di Movimento pro Battipaglia e Francesco Marino e Bruno Amendola di Rivoluzione cristiana: «Abbiamo sollevato questioni di merito e metodo e la sindaca, che ha criticato le nostre modalità d’esprimere il malcontento, ha comunque ritenuto condivisibile il contenuto del documento», dice Cappuccio.
Carmine Landi
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