Crisi Paif, Ruffo scrive a Letta e Zanonato

Il commissario: «Rischio collasso dell’economia locale». Sindacato contro la gestione dei Pastena

Va ormai verso la liquidazione, e dunque la chiusura, la Paif di Battipaglia. Neppure l'incontro in Confindustria Salerno ha aperto uno spiraglio.

L'ultimo tentativo di salvataggio è quello del commissario straordinario Mario Rosario Ruffo che, invitato dal Pd con una nota inviata quasi un mese fa ad intervenire, ha scritto al presidente del Consiglio Enrico Letta, al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, al governatore regionale Stefano Caldoro, al presidente della Provincia Antonio Iannone e al prefetto Gerarda Maria Pantalone. Il commissario, ritenendo Battipaglia in una “situazione di grave crisi industriale complessa”, ha chiesto ai destinatari della missiva di attivare, con urgenza, “ogni intervento utile all'apertura di un tavolo di trattativa per recuperare un dialogo costruttivo finalizzato alla conclusione che possa offrire reali prospettive alle aziende Paif e Termopaif”.

Nella lettera si legge che “la tensione relativa alla vertenza degli stabilimenti Paif e Termopaif ha raggiunto livelli di guardia che destano viva preoccupazione soprattutto dopo il rigetto del concordato, con relativo piano industriale per rientrare dalla situazione debitoria al fine di evitare il fallimento e riprendere le attività di produzione, proposto dalla famiglia Pastena, proprietaria degli opifici. La provincia di Salerno, e in particolare Battipaglia, vive una situazione lavorativa difficile a causa delle enormi difficoltà di importanti attività produttive ed imprenditoriali che hanno fatto ricorso alle procedure di cassa integrazione o di mobilità del personale. La chiusura degli stabilimenti Paif e Termopaif, con oltre 120 unità lavorative, che sin dagli anni'60 operano nel settore dei prodotti in plastica per alimenti e sono stati veri poli d'eccellenza in campo nazionale ed internazionale, determinerebbe un ulteriore collassamento dell'economia locale».

Pensano al futuro dei lavoratori i sindacati. Carmine Palma, Rsu Uil della Paif, afferma che «il senso di responsabilità dei lavoratori ha avuto la meglio sulla rabbia e concesso ai Pastena una ennesima occasione per evitare il fallimento». Duro con la proprietà Alessandro Antoniello, segretario Uiltec: «purtroppo questa vicenda si avvia verso la peggiore delle conclusioni possibile. In questo caso le responsabilità non sono da attribuire alla crisi, ma ad una gestione patrimoniale e aziendale dell’imprenditore totalmente scellerata. Una storica famiglia di imprenditori battipagliesi assiste allo sgretolamento del proprio impero e trascina con sé tanti onesti lavoratori. Peccato che un'azienda con lavoratori ad alta professionalità e con un alto livello di sindacalizzazione e tutela dei diritti rischi di chiudere, lasciando per strada commesse che stanno attirando l'interesse di altre aziende che non sempre garantiscono i diritti dei lavoratori».

Francesco Piccolo