Le vertenze “paif” e “termopaif”

Crisi lavoro, “Etica” chiede un dibattito

Sulla crisi che ha investito le aziende Paif e TermoPaif arriva la presa di posizione del movimento “Etica”, rappresentato in consiglio comunale da Cecilia Francese. Il gruppo ha presentato un’interro...

Sulla crisi che ha investito le aziende Paif e TermoPaif arriva la presa di posizione del movimento “Etica”, rappresentato in consiglio comunale da Cecilia Francese. Il gruppo ha presentato un’interrogazione al sindaco Giovanni Santomauro.

«Complessivamente un centinaio di lavoratori rischia di ritrovarsi in mezzo alla strada, oltre alle conseguenze drammatiche per l'intero indotto – scrive Etica – Si tratterebbe di un ulteriore micidiale colpo all'economia dell'intera zona che si aggiungerebbe alla crisi dell'Alcatel e delle altre imprese locali che hanno già chiuso o che sono sull'orlo della chiusura. L'effetto è uno solo: la desertificazione del tessuto industriale cittadino che non più di 15 anni fa faceva di Battipaglia uno dei poli industriali più vivaci dell'intero Mezzogiorno d'Italia». Secondo Francese «la città e le istituzioni non possono assistere passive a questo dramma che si sta consumando in questi mesi e che parla a tutta Battipaglia perché attiene al futuro vero di Battipaglia e dei nostri giovani. C'è bisogno che il consiglio comunale si riappropri del proprio ruolo di cuore pulsante della nostra comunità. Da qui la richiesta al sindaco di convocare un consiglio comunale monotematico sulle questioni del lavoro nella nostra città».

Il movimento civico chiede anche di sapere «i passi che il sindaco ha inteso muovere, o intende muovere, per fronteggiare questa nuova crisi, anche perché sembrerebbe che sia alquanto anomala. Non si tratterebbe, infatti, di una crisi dettata dal mercato e quindi dalla mancanza di ordini. Il problema è finanziario ed atterrebbe al fatto che le due società sarebbero senza liquidità, per cui impossibilitate a pagare i fornitori per comprare la materia prima necessaria per lavorare».