Crisi industrie Etica: «Tavolo istituzionale sulle vertenze»

Un tavolo politico per seguire e cercare di risolvere la vicenda della Btp Tecno e, di concerto, quella dell’Alcatel Lucent di Battipaglia: è la proposta lanciata dal movimento “Etica” alle istituzioni locali. «Seguiamo da tempo e con sempre maggiore preoccupazione la vicenda della Btp Tecno, legata anche alla vicenda Alcatel – afferma l’ex consigliere Cecilia Francese – Intanto decine di lavoratori atipici, gli interinali, rischiano di restare fuori dal mercato del lavoro».

Francese ammette che «le ultime notizie non sembrano aprire spiragli di luce, è evidente sembra la volontà della multinazionale di liberarsi della struttura di Battipaglia. Occorre ricordare all'Alcatel gli accordi e gli impegni di tre anni fa e le commesse che avrebbe dovuto far pervenire alla società che ha rilevato la struttura produttiva, ma al tempo stesso occorre comprendere quale sia la volontà produttiva di chi oggi gestisce quello stabilimento: in altri termini c'è un piano industriale della Btp che vada oltre le commesse dell'Alcatel? Si vuole investire sulla struttura produttiva di Battipaglia o a galleggiare?». Francese esprime «solidarietà e condivisione alle posizioni che il sindacato ha assunto su questa delicatissima vicenda». Per Etica «la battaglia dell’Alcatel e della Btp deve diventare simbolo della gravità del processo di deindustrializzazione che da qualche anno interessa il nostro territorio. Quello che una volta era il polo industriale di Battipaglia, il più importante a sud di Salerno, sta scomparendo. Condividiamo la posizione della Cgil di individuare la Piana quale area di crisi regionale e di concentrare qui i finanziamenti. Noi proponiamo di assumere la vertenza "Piana del Sele" come vertenza guida della provincia di Salerno e di organizzare una grande iniziativa a cui chiamare forze sociali, imprenditoriali, politiche, istituzioni».