Crisi Despar, è corsa a tre l'accordo entro martedì

Sta per avviarsi a conclusione la vertenza Despar. I 45 punti vendita del marchio Despar potrebbero essere assorbiti dalla cordata Gatto e Peschechera, ma in gioco c’è ancora Conad e si è affacciata pure Coop. Intanto Ikea non ha rinnovato 40 contratti a tempo determinato e part-time dello store di Baronissi. Buone notizie giungono, invece, dalla Regione che ha pubblicato un bando per incentivare l’esodo volontario dei lavoratori socialmente utili

• E’ sempre la cordata di imprenditori costituita da Antonino Gatto della Despar Calabria e dalla famiglia Peschechera di Despar Puglia ad essere in pole position nelle trattative con Antonio Della Monica, della Hdc.

• Ugo Cappelli, portavoce degli imprenditori, nel tardo pomeriggio di ieri, ha affermato che le negoziazioni per stipulare dei contratti di fitto d’azienda per le due societá della holding Gds e Cavamarket, a cui fanno capo i punti vendita campani del marchio Despar, stanno per concludersi. Cappelli, inoltre, si è soffermato anche sull’interesse manifestato, nelle ultime ore, dalla Conad. «Non credo che Conad sia veramente interessata e, in ogni caso, non accetteremmo una partnership con questo marchio. La partita - ha sottolineato il portavoce - è nostra». Cappelli ha anche fissato un termine per le trattative: «L’accordo potrebbe perfezionarsi anche nelle prossime ore, ma di sicuro la negoziazione sará chiusa entro martedì».

• I tempi lunghi, secondo il portavoce degli imprenditori, sono dovuti al fatto che una squadra di avvocati e tecnici sta analizzando i termini dell’accordo e predisponendo giá un piano di marketing per il rilancio delle due societá che, in tutto, contano 45 supermercati Despar su tutto il territorio regionale.

• A fronte dell’ottimismo di Cappelli, però, voci ufficiose riportano la notizia che ad ostacolare la trattativa tra Gatto e Della Monica sarebbe la Coop, un marchio afferente alla Centrale Italiana che raggruppa diverse aziende attive nella grande distribuzione e nella quale confluisce anche il marchio Despar.

• Tra i sindacati confederali e i lavoratori c’è grande attesa per l’esito delle trattative in corso. In particolare il segretario organizzativo provinciale della Uil, Nicola Salzano, ha letto in maniera positiva il concludersi dell’operazione condotta da Gatto, considerata preliminare alla costituzione di una societá "ad hoc" nella quale sarebbero inglobate Gds e Cavamarket. Secondo il sindacalista, infatti, la nuova struttura aziendale potrebbe, in tempi brevi, procedere all’acquisto delle due societá e non limitarsi alla mera gestione, come avverrebbe adesso attraverso dei contratti di fitto d’azienda.

• A rendere più incerto l’esito della vertenza, però, vi è la circostanza che due aziende hanno depositato, alla sezione fallimentare del tribunale di Salerno, un ricorso nei confronti di Cavamarket che risulta aver maturato ingenti debiti nei loro confronti. In particolare per l’istanza presentata dalla ditta irpina "Mfc carni srl" la data dell’udienza per il fallimento è stata fissata per il prossimo 7 giugno. Se in quella sede verrá riconosciuta la fondatezza dell’istanza, sará nominato un curatore e sará bloccato ogni possibile accordo con la cordata di imprenditori interessati a rilevare i punti vendita.

• Intanto, le organizzazioni sindacali sono riuscite a tutelare i lavoratori ottenendo la concessione della cassa integrazione straordinaria per i 466 dipendenti di Cavamarket, i 473 di Gds e i 151 di Hdc, oltre alla cassa integrazione ordinaria per gli 85 lavoratori delle societá To ed Lc, afferenti alla holding.
Alfonsina Caputano

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