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Crisi dell’amministrazione Mauri pensa a un rimpasto

ANGRI. Pronto un rimescolamento delle carte in tavola. È questa l’ipotesi che circola nei corridoi di Palazzo di Città. Sullo sfondo quanto accaduto durante l’assise comunale di fine anno che ha...

ANGRI. Pronto un rimescolamento delle carte in tavola.

È questa l’ipotesi che circola nei corridoi di Palazzo di Città. Sullo sfondo quanto accaduto durante l’assise comunale di fine anno che ha decretato il via libera al bilancio di previsione 2013 e tolto le castagne dal fuoco al sindaco Pasquale Mauri, che in extremis ha salvanto la fascia tricolore.

Il Consiglio di stasera potrebbe essere utile in tal senso. Alla finestra i consiglieri comunali che con le loro determinanti assenze hanno consentito il prosieguo dell’amministrazione: Nordino Fiorelli, Pasquale Annarumma e Amalia Scoppa.

Mentre il primo ha rotto con il gruppo Indipendenti per Angri, gli altri due hanno sancito la spaccatura all’interno del centrodestra.

Le scelte dei tre potrebbero, quindi, pesare all’interno della maggioranza provocando una ricomposizione della squadra di governo con nuovi innesti. Per ora solo voci che potrebbero trovare concretezza.

Il primo cittadino trattiene per sé diverse deleghe che potrebbe redistribuire per ricompensarli politicamente: urbanistica, politiche scolastiche e patrimonio.

La giunta è, infatti, sottodimensionata e costituita da cinque assessori dopo le defezioni di Savino Giordano e Vincenzo Ferrara.

Da tempo si vocifera di un possibile ingresso di Sabina Esposito. L’avvocatessa, vicina al consigliere Annarumma, sarebbe la seconda donna a ricoprire un incarico assessoriale andando a fare compagnia ad Annamaria Russo.

In odore di nomina anche Michele Villano il cui nome potrebbe essere caldeggiato dalla Scoppa. Infine, non è da escludere anche un eventuale incarico di prestigio a favore di Bartolo D’Antonio.

L’ex primo cittadino, zio di Fiorelli e presidente della consulta degli ex sindaci istituita da Mauri, potrebbe mettere a disposizione la sua esperienza in enti partecipati dal Comune.

L’obiettivo è salvare il salvabile evitando ulteriori ribaltamenti di fronte che potrebbero causare situazioni difficilmente gestibili.

Naturalmente sono solamente indiscrezioni. Si vedrà nelle prossime settimane se tutto ciò potrà avere una reale rispondenza negli atti del primo cittadino.

Pippo Della Corte

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