Crisi ad Agro Invest Ventitré dipendenti in cassa integrazione

La situazione di difficoltà legata alla mancanza di commesse Sullo sfondo si prepara la reazione di sindaci e lavoratori

ANGRI. È crisi ad Agro Invest: bilancio in attivo con i dipendenti in cassa integrazione in deroga. C’è il rischio della cassa integrazione per i 23 lavoratori della società . La notizia resa pubblica da Lucia Pagano, sindacalista della Cisal è stata confermata dall’amministratore delegato Franco Annunziata. «I vertici di Agro Invest alla prossima assemblea dei soci presenteranno per il secondo anno consecutivo un bilancio in attivo-ha affermato Pagano- ma allo stesso momento sarà proposta la cassa integrazione in deroga. Si parla di smantellare la società per mancanza di commesse. Che cosa allora realmente sta succedendo? La strategia politico-amministrativa che è stata messa in campo ci sembra alquanto strana».

Da mesi il presidente Genioso Zollo e Annunziata, hanno affermato pubblicamente che la società è in ottime condizioni economiche con il bilancio che risulta essere in attivo.

«La notizia della cassa integrazione in parte è vera-ha affermato Annunziata-Agro Invest è una società di scopo con commesse ben definite come Sarno e Taurano che stanno andando verso l’esaurimento. Terminate non ci sarà più lavoro. In questa fase l’elevato numero di dipendenti non è più giustificabile. Da qui la decisione di chiedere gli ammortizzatori sociali per tutti». Per fronteggiare possibili problemi futuri i vertici della società hanno invitato il direttore dell’Ente, Ciro Amato, a convocare un vertice con i sindaci soci per richiedere nuove commesse ed evitare la cassa integrazione. «Si parla di cassa integrazione-prosegue Pagano- ma poi negli ultimi mesi la società ha stabilizzato la posizione lavorativa di 6 persone. E’ stata, quindi, fatta una valutazione sbagliata?». Negli ultimi mesi si sarebbe, cercato di affidare consulenze esterne attraverso short list tecnico-legale pur avendo figure preparate professionalmente all’interno della società. In questi giorni molti amministratori pubblici dell’Agro per risollevare le sorti delle società consortili del territorio hanno parlato di una riappropriazione del ruolo dei sindaci nella gestione di questi enti. In particolare le scelte della politica adottate per la gestione di Agro Invest e Patto Territoriale in primis non hanno soddisfatto in pieno gli amministratori dell’area a Nord. Nocera Superiore, San Marzano, Sarno, e S. Egidio con il neo sindaco di Nocera Inferiore Torquato, potrebbero chiedere spiegazione durante l’assemblea di Agro Invest.

Gerardo Vicidomini

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