«Criminalità in aumento vogliamo conoscere i dati»

Il presidente dell’Ente montano, Accetta, ha scritto al procuratore Roberti «Noi sindaci del Diano siamo preoccupati dopo la relazione annuale della Dda»

SALA CONSILINA. Conoscere e capire per prevenire le infiltrazioni malavitose nel Vallo di Diano. Si può sintetizzare con questa frase il senso della lettere che nei giorni scorsi Raffaele Accetta, nella sua qualità di presidente della comunità montana Vallo di Diano, ha inviato al Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, per chiedere chiarimenti su un passaggio della relazione annuale della Direzione nazionale antimafia nel quale è stato tirato in ballo il Vallo di Diano. Nella relazione emerge che la situazione relativa alla presenza della criminalità organizzata nel comprensorio è notevolmente peggiorata con la chiusura, avvenuta nel 2013, del Tribunale di Sala Consilina, poi accorpato a quello di Lagonegro.

«Il mutamento della geografia giudiziaria dell’area in questione - si legge testualmente nella parte della relazione relativa alla criminalità organizzata lucana - che ha visto l’accorpamento del Tribunale di Sala Consilina a quello di Lagonegro ha prodotto importanti mutamenti anche sugli assetti e dinamiche della criminalità organizzata del potentino, accentuando, purtroppo, l’influenza e le interessenze, prevalentemente nelle zone del lagonegrese e di Sala Consilina, della contigua ‘ndrangheta calabrese».

La presenza del tribunale a Sala Consilina era un ottimo deterrente per la criminalità organizzata, prova ne è il numero dei processi penali che ora sono aperti a Lagonegro. Cifre che sono aumentate esponenzialmente in seguito all'accorpamento del presidio di giustizia del Vallo di Diano con quello lucano. Nella lettera Accetta esprime la «profonda preoccupazione di tutti noi sindaci del Vallo di Diano, per quanto emerso dalla relazione annuale 2015». Accetta si riferisce all’incremento della presenza soprattutto della ’ndrangheta. Il presidente dell’Ente montano nella parte conclusiva della lettera chiede al Procuratore Roberti di «conoscere quali sono i dati da cui sono emerse le sue conclusioni con riferimento all’aumento della criminalità nel nostro territorio per capire se e come poter incidere, nel nostro ruolo istituzionale, su aspetti di così grande importanza per le nostre comunità e per comprendere l’effettiva influenza che ha avuto e avrà la soppressione del Tribunale di Sala Consilina a quello di Lagonegro sull’eventuale aumento della criminalità organizzata».

©RIPRODUZIONE RISERVATA