Crescono i consensi per la presidenza a Pignataro

VALLO DELLA LUCANIA. Cresce il consenso intorno al nome del giornalista salernitano Luciano Pignataro come futuro presidente del Parco nazionale del Cilento. «Non solo per essere stato ideatore di iniziative culturali legate al territorio, ma anche grazie al papà medico e alla casa che ha nello storico rione Cattedrale», dicono gli operatori cilentani.

«La sua attività lo ha riportato ad innamorarsi del Cilento - interno e della costa - e proprio grazie alle conoscenze professionali acquisite, sarebbe un ottimo contatto tra il territorio e il mondo esterno al Parco stesso», proseguono.

«Pignataro ha un profilo idoneo a dirigere un ente come il Parco, area da lui conosciuta come giornalista e come persona attenta alle eccellenze enogastronomiche locali - dichiara Lorenzo Lentini, uno degli attivisti vallesi del Movimento 5 Stelle - ho già dichiarato che una persona sopra le parti, al di là degli schieramenti, ma competente, può guidare un ente così importante per il territorio e dargli gli stimoli giusti, indispensabili per la crescita e lo sviluppo dell’area protetta».

Ma oltre agli aspetti personali che legano Pignataro all’area che attende un ricambio ai vertici dirigenziali, non va dimenticato il lavoro che il giornalista de “Il Mattino” ha compiuto con Slow Food per la valorizzazione e la promozione di aziende, produttori e agriturismi compiuto intensamente negli ultimi anni. «Attento al mondo che gira intorno al mangiare sano, potrebbe esportare le eccellenze locali e stimolare l’indotto a crescere, offrendo un contributo alla visibilità di un territorio ancora troppo sconosciuto in Italia e in Europa»: questo si augurano, insieme a tanti operatori del settore agroalimentare cilentano, Enzo Crivella e Antonio D’Agosto.

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