la denuncia

Cremazione Polemiche sull’impianto

«Un forno crematorio che potrebbe essere una miniera per la città ma che non funziona a pieno regime». E’ questa la denuncia del consigliere Antonio Palumbo che ha raccomandato al sindaco Marco Galdi...

«Un forno crematorio che potrebbe essere una miniera per la città ma che non funziona a pieno regime». E’ questa la denuncia del consigliere Antonio Palumbo che ha raccomandato al sindaco Marco Galdi l’adeguamento del tempio crematorio inaugurato il 4 giugno scorso. Secondo il consigliere l’impianto andrebbe completato. Andrebbe coperto l’ingresso per il carro funebre e migliorata l’organizzazione. «Noi abbiamo un forno di questa portata - afferma il consigliere Palumbo - che è ancora sotto utilizzato». Non è dello stesso avviso il presidente della Metellia che ha in gestione l’impianto di cremazione. Muoio ha precisato che da giugno a dicembre sono state effettuate 451 cremazioni e, tenendo conto che per ogni cremazione occorrono dalle due alle tre ore, la media è altissima. «Il forno - sostiene il presidente Muoio - è attivo ed è al massimo della capacità produttiva, considerando che solo di notte non si eseguono cremazioni. L’attività è richiesta da tutta Italia ed i tempi di sosta dei defunti nelle camere frigo sono ridotti al massimo». Il forno allestito nella nuova ala del cimitero è una struttura sobria che presenta una sala commiato, dove è possibile celebrare la memoria del defunto. Per ingannare l’attesa di tre ore, un video potrà proiettare la vita della persona che ha espresso la volontà di farsi cremare. Una musica in sottofondo accompagnerà l’attesa dei familiari. Inoltre, i parenti del defunto avranno la possibilità di visionare, attraverso lo schermo piatto, l’immissione della bara nel forno. Al termine di tutte le operazioni, le ceneri saranno deposte nell’urna e sigillate, in modo diverso a seconda se si vogliono conservare o disperdere. Il costo dell’operazione è di 487 euro per i cittadini dei comuni limitrofi che ne faranno richiesta. Per i cavesi, invece, 387 euro.

Annalaura Ferrara

©RIPRODUZIONE RISERVATA