«Creiamo vera opposizione»

SALERNO. «Seguite Gianluigi Cassandra, ne sentirete parlare nei prossimi anni». Il messaggio dell’ex ministro Corrado Passera, leader di Italia unica, è inequivocabile e va oltre la sponsorizzazione politica per l’ex presidente dell'Asi. Passera, a Salerno per sostenere la candidatura a sindaco di Cassandra va oltre gli slogan elettorali e le frasi di circostanza. E preannuncia un futuro roseo per l’aspirante primo cittadino. Che parte proprio dalla scalata a Palazzo di città per ambire a traguardi ben più prestigiosi. Per adesso, comunque, la lente d’ingrandimento è concentrata sulle Comunali del prossimo 5 giugno. E Passera, da politico e manager navigato, sa che a Salerno è difficile sconfiggere gli eredi di Vincenzo De Luca. «In città il sistema De Luca – evidenzia – ha tutto sotto controllo. E, quindi, può condizionare il risultato delle elezioni». Perciò Passera parla più volte di opposizione e non a causa di un lapsus freudiano ma di una consapevolezza che va al di là dei proclami di circostanza. «A Salerno c’è necessità di creare – rimarca – una vera opposizione e non un remake del recente passato. E Cassandra è l’uomo giusto per far venire fuori la polvere che c’è sotto i tappeti e i troppi problemi che non sono stati ancora risolti». Nel caso in cui s’andasse al ballottaggio, tuttavia, non sarà automatica l’alleanza con le altre compagini del centrodestra. «Io mi auguro – spiega Passera – che al ballottaggio vada Cassandra. In caso contrario vedremo, perché molto dipenderà dai programmi e dai progetti degli altri».

La frammentazione del centrodestra a Salerno è un dato di fatto, che non sorprende più di tanto Passera, che dà la sua ricetta affinché la coalizione possa ritrovare l’unità. «Bisogna seguire – chiarisce – l’esempio di Milano. Nella città meneghina è stata tracciata la strada e ora bisogna seguire questo modello. Alla nostra nazione serve un centrodestra e non un destra centro». E Cassandra ribadisce il suo progetto per Salerno: «Porto il mio contributo per creare nuovi posti di lavoro in città e smuovere finalmente l’economia, costruendo una forte e moderna area industriale».

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