Crac Villani, il processo va avanti

Per i giudici i nuovi atti non pregiudicano il dibattimento. Accolta la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dalle curatele delle varie societá fallite legate al gruppo

Andrá avanti normalmente il processo sulla bancarotta fraudolenta del Gruppo Alvi, che vede tra gli imputati l’ex presidente della Provincia e patron dell’azienda Angelo Villani. A stabilirlo i giudici del tribunale di Salerno che ieri hanno respinto le eccezioni di nullitá.

• L’udienza di ieri era molto attesa, visto che era a rischio lo stesso processo nei confronti, tra gli altri, di Angelo, Antonia, Elisa e Giuseppina Villani e dell’ex patron di Cava market Antonio Della Monica (tutti presenti ieri pomeriggio nell’aula della seconda sezione penale del tribunale di Salerno). I giudici del collegio giudicante (presieduto da Vincenzo Siani) hanno respinto quasi tutte le questioni di legittimitá degli atti avanzate dal nutrito collegio difensivo.

• Le eccezioni erano state presentate nel corso di una passata udienza, dopo che il sostituto procuratore Vincenzo Senatore - che ha coordinato le sedici inchieste relative al crac Alvi e delle aziende collegate con una mole immane di documenti contabili e amministrativi - aveva depositato altri novanta faldoni che contengono nuove prove a fondamento dell’accusa. Atti, però, di cui gli avvocati non hanno potuto prendere visione. Nel corso di quell’udienza il pubblico ministero aveva ammesso che quei faldoni - che contenevano ulteriori documenti e verbali redatti dal nucleo tributario della guardia di finanza - erano stati consegnati al suo ufficio soltanto dopo che gli gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari erano giá stati notificati agli indagati. Documentazione che per i legali doveva, invece, essere necessariamente controllata per consentire di approntare una valida difesa giá nel corso dell’udienza preliminare. Da ciò per gli avvocati derivava una evidente nullitá sia dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e conseguentemente dell’udienza preliminare e del provvedimento che ha disposto il rinvio a giudizio. I giudici, invece, nell’ordinanza letta ieri, hanno dichiarato che non vi sono nullitá tali da impedire la prosecuzione del dibattimento e che, riguardo alla utilizzabilitá di quegli atti, sará valutato di volta in volta nel corso del processo.

• Gli avvocati contestavano anche la costituzione di parte civile delle curatele fallimentari delle varie aziende del gruppo Alvi. Anche su questo punto i giudici non hanno accolto l’eccezione presentata, disponendo la costituzione delle curatele. Non sará, invece, parte civile la societá Everton, che pure aveva chiesto la costituzione.

• La prossima udienza è stata così fissata per il 2 febbraio, quando vi sará l’acquisizione delle prove delle parti, mentre il 28 febbraio il tribunale valuterá la riunificazione nel processo principale di altri quattro procedimenti legali al fallimento del gruppo Alvi.

• Nel collegio difensivo, tra gli altri, vi sono gli avvocati Lentini, Lepre, Bonaduce, Desiderio, Guerritore, Bove, Fasano, Guadagno, Giovine, Castaldo, Adinolfi, Pedone, Salerno.
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