Crac Amato, Morelli davanti a Pm di Salerno

Concluso l’interrogatorio dell’ex vice direttore generale del Monte dei Paschi di Siena convocato dal magistrato Senatore

Ore 13.50 - È terminato poco fa l’interrogatorio di Marco Morelli, ex vice presidente del Monte dei Paschi di Siena indagato nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento del gruppo Amato. Morelli, dopo due ore di colloquio con il pm Vincenzo Senatore nella caserma «Niglio» del nucleo di polizia ributaria della guardia di finanza di Salerno, ha evitato le domande dei cronisti, limitandosi a dire che i verbali dell’interrogatorio sono stati secretati. «Non avendo fatto niente è sereno» dice per lui il suo legale, l’avvocato Riccardo Olivo. «Non conosceva Del Mese all’epoca dell’incontro a Roma», aggiunge riferendosi alla riunione avvenuta nel novembre 2006 con il presidente Mps Giuseppe Morelli, il presidente della commissione finanze della Camera Paolo Del Mese e il suo vice Franco Ceccuzzi. Dopo quell’incontro si sono avute altre riunioni fino al 2008 quando fu dliberato il finanziamento di 19 milioni di euro per il progetto di riqualificazione e riconversione in centro direzionale e residenziale dell’area dell’ex pastificio Amato. Alla procura di Salerno manca l’interrogatorio dell’ultimo indagato, l’ex deputato Del Mese sottoposto proprio oggi a un intervento chirurgico all’anca nell’ospedale di Sarno.

Ore 12.30 - È cominciato poco fa l’interrogatorio di Marco Morelli attualmente al vertice di Merril Lynch Italia, che nel 2008 ricopriva l’incarico di vice direttore generale di Monte Paschi di Siena. Morelli è stato convocato dal pm Vincenzo Senatore che coordina le indagini su un filone dell’inchiesta relativa al fallimento del gruppo Amato. Morelli, arrivato con un borsone di documenti, è indagato, insieme all’ex presidente Mps e Abi Giuseppe Mussari e all’ex vice presidente della commissione Finanze della Camera Franco Ceccuzzi, ascoltati ieri, per un finanziamento di 19 milioni di euro all’immobiliare Amato Re. Finanziamento per gli inquirenti erogato in assenza di garanzie sufficienti e che altri istituti di credito avevano rifiutato.

 

Ore 11.21 - Secondo le indagini compiute dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Salerno, ad agevolare l’apertura di credito fu l’intermediazione dell’ex presidente della commissione Finanze e deputato salernitano Paolo Del Mese. La difficile trattativa sarebbe andata in porto grazie anche a un cena organizzata nella villa a Vietri sul Mare nella villa degli Amato. A quella serata conviviale partecipò anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che non è indagato. Gli interrogatori di ieri, durati entrambi oltre due ore, sono stati secretati.