Crac Amato e banche «Vanno archiviate le accuse a Del Mese»

È indagato per bancarotta fraudolenta per il prestito di Mps I legali dell’ex parlamentare depositano l’istanza al pm

È stata depositata ieri, presso gli uffici del pm Vincenzo Senatore, titolare dell’inchiesta sul crac Amato, la richiesta di archiviazione per Paolo Del Mese per quanto riguarda il filone Montepaschi di Siena del procedimento in corso. A presentare l’istanza l’avvocato dell’ex parlamentare, Massimo Torre, che nelle motivazioni si è rifatto principalmente a quanto hanno riportato i consulenti nominati dallo stesso pm per analizzare i movimenti bancari finiti sotto la lente d’ingrandimento della Procura.

«Questo secondo processo - spiega il legale di Del Mese - non fa altro che ricalcare pedissequamente il primo. E poi - puntualizza - dovrebbe basarsi sulle dichiarazioni, durante i rispettivi interrogatori, di Mussari, Ceccuzzi che, in realtà, non hanno detto niente di rilevante. Ai fini dell’indagine non mettono e non tolgono niente». L’avvocato Torre sintetizza così le motivazioni che hanno portato alla richiesta, suffragata dalle “perizie” di Tommaso Nigro e Claudio Rispoli, i consulenti nominati dal sostituto procuratore Vincenzo Senatore per esaminare i profili di responsabilità dei banchieri nel fallimento del pastificio Amato.

«L’esame della fattispecie non lascia alcun dubbio sulla illiceità del finanziamento concesso dalla banca della Campania - scrivono i suddetti consulenti che, di fatto, scagionano i vertici del Monte dei Paschi (a cui si attribuisce una procedura di finanziamento priva di anomalie), gli organi direttivi di banca della Campania, che non avrebbero avuto strumenti sufficienti per controllare l’operato della filiale Salerno 4, l’unica che i consulenti ritengono responsabile di un’erogazione di fondi senza garanzie. Arrivando alle conclusioni che, in pratica, così come sottolinea anche Torre, «i rapporti con le banche erano corretti e sussistevano tutte le condizioni per poter concedere il finanziamento». In sintesi i consulenti, nelle loro analisi, non hanno ritrovato il dolo per il concorso in bancarotta fraudolenta. Ma nonostante ciò, il magistrato, ha chiuso con questa accusa le indagini su 14 persone, Del Mese compreso a cui è arrivato, appunto, l’avviso di conclusione di indagine circa un mese fa. Se il pm accoglierà o meno la richiesta del legale di Del Mese lo si saprà non prima di un paio di settimane.

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