Crac Alvi, Villani rischia il fallimento

La richiesta di una nuova procedura nei confronti dell'ex presidente della Provincia Angelo Villani sarebbe già stata depositata. In questo modo i creditori potrebbero rivalersi anche sui suoi beni personali

Se è vero che Angelo Villani fu l’amministratore occulto dell’Alvi come ritenne il giudice, ne consegue che ebbe responsabilitá nel fallimento dell’azienda. E perciò rischia di pagare di tasca propria.

• E’ l’assunto di base della teoria portata avanti dalla curatela fallimentare e dal comitato dei creditori dell’ex colosso della distribuzione organizzata - dichiarato fallito il 16 dicembre del 2009 - che ora starebbero pensando di rivalersi personalmente nei confronti di Angelo Villani.

• Tecnicamente parlando, sarebbero pronti a chiedere al tribunale l’estensione del fallimento alla sua persona, così come previsto dalla legge fallimentare. Una procedura che normalmente è utilizzata per le societá di persone, dove la normativa stabilisce un’autonomia patrimoniale imperfetta, con i soci chiamati «illimitatamente e solidalmente» responsabili delle obbligazioni della societá. Ma vi sarebbero giá altri casi giudiziari simili accolti in tutt’Italia, ai danni anche di soci "occulti" delle societá di capitali (com’era l’Alvi), grazie all’interpretazione dell’articolo 147 della legge fallimentare, dove si specifica che «nel caso in cui dopo la dichiarazione di fallimento di una societá risulti l’esistenza di altri soci illimitatamente responsabili» il tribunale «dichiari il fallimento degli stessi dopo averli sentiti in camera di consiglio, per consentirne l’esercizio del diritto di difesa». Di fatto si aprirebbe un nuovo processo, solo collegato al procedimento Alvi, per il solo Angelo Villani, in qualitá di persona fisica. E in caso di dichiarazione di fallimento i creditori dell’Alvi potrebbero rivalersi direttamente nei confronti del suo patrimonio personale, oltre a rischiare una serie di interdizioni.

• La voce di un ricorso per l’estensione del fallimento anche nei confronti di Angelo Villani circola insistentemente nei corridoi del tribunale di via Papio da diversi giorni. Nessun atto, però, è stato notificato all’ex presidente della Provincia. Lo stesso curatore fallimentare dell’Alvi, Tommaso Nigro, telefonicamente rintracciato dal nostro giornale, non conferma nessuna procedura in questa direzione.

• Stando a fonti riservate, però, il ricorso sarebbe stato addirittura giá depositato alla cancelleria del tribunale fallimentare. L’ipotesi sembra confermata anche dal fatto che lo stesso piano di liquidazione elaborato dalla curatela prevedeva la possibilitá di avviare altre azioni giudiziarie per recuperare fondi da destinare al soddisfacimento della platea di creditori del gruppo Alvi. E nel piano la stessa curatela aveva anche ipotizzato di recuperare venti milioni di euro dal risarcimento danni derivante dalla costituzione di parte civile nel processo in corso al tribunale di Salerno contro la famiglia Villani e altri imputati, accusati a vario titolo, di bancarotta fraudolenta.

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