Crac Alvi, sequestro di beni per cinque milioni

Il provvedimento, emesso dal gip di Salerno, riguarda beni mobili e immobili di proprietà della famiglia Villani

SALERNO. Beni per circa 5 milioni di euro sono stati oggetto di un sequestro preventivo nell'ambito dell'indagine della procura di Salerno per il crac del gruppo di supermercati "Alvi" che faceva capo ad Angello Villani, ex presidente della Provincia. Il provvedimento, emesso dal gip salernitano, ha riguardato disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, nella disponibilità dei fratelli Villani, del figlio di Angelo, Luigi, del cognato Pasquale Pecoraro, tutti già destinatari lo scorso 8 aprile dell'avviso di conclusione delle indagini per reati commessi a vario titolo nell'amministrazione della capogruppo "Alvi S.p.A." e nella gestione delle altre società a questa direttamente collegate.

Le indagini avviate all'indomani del dichiarato fallimento del gruppo nel dicembre 2009 hanno mostrato che vi era stato unprogressivo svuotamento del patrimonio sociale delel aziende di cui era composto a danno dei creditori, mentre la famiglia Villani si era assicurata ingenti risorse economiche anche grazie alle attività di riciclaggio e di impiego di utilità di provenienza illecita che i magistrati coordinati dal procuratore Franco Roberti ascrivono Pecoraro e Luigi Villani.

Sequestrati le disponibilità finanziarie rinvenute su 22 rapporti bancari riconducibili ai fratelli Villani, a Luigi Stile, a Bartolomeo Pagano, a Vittorio Aliberti, oltre che a Luigi Villani e a pecoraro. Ma anche sigilli a beni mobili immobili per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, riconducibili a Pecoraro e Luigi Villani, che attraverso lo 'schermo' della "I prodotti del sole S.r.l.", società amministrata dal primo e nel cui assetto proprietario figura anche Luigi, hanno effettuato l'opera di ripulitura e successivo reimpiego dei proventi derivanti dai reati di natura fallimentare commessi nell'amministrazione della Alvi e delle società collegate.

Nel dettaglio, 22 orologi, il cui valore è stato stimato in 102.600 euro, 141.085 euro in contanti in una cassetta di sicurezza in uso a Pecoraro, tre tra fabbricati e terreni nei comuni di Nocera Superiore e Roccapiemenonte per un valore di circa 350 mila euro, e quote sociali e l'azienda per un valore pari a circa 1 milione di euro. E' stato, infine, sottoposto a sequestro un immobile di proprietà di Angelo Villani, ubicato in Salerno.