Costretta a far sesso anche davanti al figlio 

Minacciata e violentata malgrado la presenza del bimbo di 3 anni: arrestato il compagno albanese

«Tu sei mia, senza se e senza ma». Non accettava repliche l’albanese arrestato l’altra sera dai carabinieri. Pretendeva rapporti sessuali dalla compagna – una connazionale ventiquattrenne – anche se era presente il figlio di tre anni. La vittima ha trovato alla fine il coraggio di denunciarlo. D. X., 39 anni, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretta dal maggiore Erich Fasolino, e trasferito al carcere di Fuorni.
Con i suoi modi violenti era riuscito ad annullare la personalità della donna. L’albanese esercitava su di lei una continua sopraffazione. L’aveva ridotta a vivere con il timore di subire aggressioni fisiche e verbali. Doveva solo obbedire e concedersi senza fare la minima opposizione. E poco importava se nei pressi o proprio nella stessa stanza fosse presente il bimbo. L’albanese, anzi, era fiero di mostrare al bambino come si consumava l’atto sessuale, umiliando oltremodo la compagna. Secondo quanto sono riusciti a ricostruire con le indagini i militari dell’Arma, le violenze e i maltrattamenti in famiglia andavano avanti da almeno quattro anni. Durante questo tempo l’arrestato ha abusato della compagna, l’ha offesa e umiliata. Il loro era diventato un menage familiare a senso unico dove l’uomo – come hanno ricostruito i carabinieri – prendeva ciò che voleva senza rispetto neppure della dignità umana.
Il calvario della giovane mamma albanese è finito l’altra sera quando l’uomo è stato finalmente ammanettato. Ora la donna e il figlio vivono lontano da Battipaglia in una località protetta. Il trentanovenne, invece, è finito al carcere salernitano. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip del tribunale di Salerno che ne ha disposto l’arresto perché indagato di maltrattamenti contro familiari, violenza sessuale aggravata continuata e corruzione di minorenne.
Massimiliano Lanzotto
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