Costone di via Croce, accordo per il monitoraggio

Il costone di via Croce è pericoloso, lo è a prescindere dalle tre frane che in un anno hanno creato non pochi problemi di viabilità. Eventi franosi che per fortuna non hanno creato danni a cose e...

Il costone di via Croce è pericoloso, lo è a prescindere dalle tre frane che in un anno hanno creato non pochi problemi di viabilità. Eventi franosi che per fortuna non hanno creato danni a cose e soprattutto persone. Ad ammetterlo pubblicamente ieri mattina è stata anche l’Autorità di Bacino, ente della Regione Campania a cui spettano azioni di difesa del suolo e del sottosuolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico e tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi. Del dissesto idrogeologico del territorio, ed in particolare del costone che sovrasta la strada fra Salerno e Vietri sul mare, si è parlato ieri mattina in una riunione istituzionale privata promossa dal primo cittadino Vincenzo De Luca che ha però dovuto lasciare il timone agli assessori Luca Cascone (mobilità) e Gerardo Calabrese (ambiente) ed al consigliere comunale responsabile della Protezione Civile Augusto De Pascale.

Presenti, oltre all’Autorità di Bacino, la Provincia di Salerno, i Comuni di Cava de’ Tirreni e Vietri sul mare, Demanio, Genio Civile ed Rfi. Assente la Regione Campania anche se l’assessore regionale Edoardo Cosenza ha voluto far giungere al tavolo i propri saluti e «l’espressione della collaborazione dell’amministrazione regionale a ciò che il tavolo in questi mesi andrà a decidere». In primis si è fatto il punto sui tre distinti cedimenti del costone che sono serviti a evidenziare, laddove ancora ce ne fisse necessità, la pericolosità dello stesso. La strada è stata tracciata: occorre innanzi tutto organizzare un monitoraggio serio e continuo sulla base del quale andare poi a progettare degli interventi. L’obiettivo è infatti arrivare ad interventi strutturati e straordinari per evitare ulteriori eventi franosi che oltre a creare problemi mettono in condizioni di insicurezza la cittadinanza. Lavori per i quali serviranno diversi milioni di euro, non sarà invece lo stesso per la fase di studio e progettazione. Sembrerebbe infatti che in questa prima fase ci sarà collaborazione fra i tecnici dei diversi enti coinvolti che hanno intenzione di istituire un tavolo permanente. Solo in un secondo momento si penserà a chi fare richiesta di un finanziamento “urgente e specifico”. Fra i possibili destinatari di richiesta di finanziamento ci sono la Regione Campania, la Protezione Civile e il Ministero dell’Ambiente. ©RIPRODUZIONE RISERVATA