Costiera, parte verifica del costone

Stamattina l’intervento sull’Amalfitana disposto dal proprietario dell’area

AMALFI. Dovrebbero cominciare oggi le operazioni di verifica e di disgaggio dei massi pericolanti, dal costone roccioso franato più di una settimana fa, il cui cedimento ha determinato la chiusura della Statale amalfitana, al chilometro 26,500, proprio al confine tra Amalfi e Conca dei Marini, a pochi metri dall’hotel Saraceno.

Il proprietario dell’area, infatti, ha dato incarico ad una ditta locale d’ispezionare la zona e, soprattutto, di quantificare i costi dell’intervento. Solo dopo questa fase preliminare si saprà quanto ci vorrà per la messa in sicurezza e, soprattutto, quando finalmente l’Amalfitana potrà essere riaperta. Insomma sembra che, seppur lentamente, la sconcertante vicenda della principale arteria della Divina, off limits da più di sette giorni, senza che nessun ente interessato o istituzione abbia preso provvedimenti o convocato d’urgenza tavoli operativi, volga al suo epilogo.

Almeno è questo che si augurano i tantissimi studenti e di pendolari, residenti, in particolar modo a Positano e Praiano, che ogni giorno sono costretti a veri e propri tour de force per percorrere soli pochi chilometri e giungere nell’antica Repubblica marinara, dove hanno sede sia gli istituti superiori che molti uffici pubblici. Perché la Costiera è rimasta praticamente divisa in due, senza che né i comuni interessati dallo smottamento, e neppure l’Anas, la società che gestisce l’arteria, abbiano preso provvedimenti d’urgenza per risolvere quella che è, a tutti gli effetti, un’emergenza. Tant’è che i sindaci di Positano e Praiano, Michele De Lucia e Giovanni Di Martino, aveva chiesto al Prefetto di convocare un tavolo operativo proprio per far luce su di una situazione a tratti paradossale e inverosimile.

Gaetano de Stefano

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