Costa 320mila euro ma il Premio Charlot ne frutterà 600mila 

Dalla Regione 225mila euro, 60mila coperti dal Comune L’amministrazione anticipa anche 35mila euro dei biglietti

Trecentoventimila euro. A tanto ammonta la spesa per l’organizzazione della ventinovesima edizione del Premio Charlot che si terrà a partire dal 28 giugno. Buona parte della spesa sarà finanziata con risorse della Regione Campania afferenti al Poc 2014-2020, fondo che ha l’obiettivo di rafforzare il ruolo dei comuni capoluogo quali attrattori turistici in grado di valorizzare e promuovere l’offerta turistica internazionale. Per la precisione, dalla Regione arriveranno 225mila euro. Altri 60 mila saranno coperti da un finanziamento del Comune di Salerno e, infine, ci sono i 35mila euro che si prevede di incamerare dalla bigliettazione e che saranno anticipati dalla stessa amministrazione comunale. Tutto questo è scritto nella delibera di Giunta approvata la settimana scorsa.
Come si legge, poi, nel progetto esecutivo inviato alla Regione Campania per poter ottenere il finanziamento, ed allegato al provvedimento dell’esecutivo, la manifestazione si svolgerà su tre diverse location. Presso il teatro delle Arti ci sarà la rassegna Charlot Cinema dedicata a Charlie Chaplin con la collaborazione della cineteca di Bologna. Presso l’Arena del Mare ci saranno altri 8 eventi tra cui la serata di gala con la premiazione dei vincitori e la prima del nuovo spettacolo di Alessandro Siani. Infine, presso il Comune di Salerno si terrà la rassegna “Charlot libri d’autore”. Per dar vita a tutto questo bisognerà sostenere delle spese che sono state puntualmente elencate nel piano finanziario. Si prevede, infatti, una spesa di 55mila euro per il coordinamento organizzativo ed artistico, voce che comprende 15mila euro per la direzione artistica e 40mila euro per l’acquisizione del marchio. Altri 13mila euro sono stati preventivati per l’ospitalità e l’accoglienza, quindi alberghi, ristoranti, catering, eventuali trasferimenti. Poi ci sono 18mila euro per gli allestimenti, 8mila euro per il servizio antincendio, presidio medico e pulizie e, quindi, altri 19mila euro per le attività di comunicazione come progettazione e stampa manifesti, pubblicità e via dicendo. Il costo più alto è rappresentato dai cachet degli artisti che in totale ammonta a 206mila e 850 euro.
Con i finanziamenti e le entrate attese, si prevede di coprire l’intera spesa. Quali sono gli impatti socio-economici attesi da questo evento? Il principale risulta essere l’attrazione di turismo culturale nel comune capoluogo così da portare ad un incremento del valore aggiunto turistico. In particolare, si prevede che l’intervento possa attivare circa 6mila presenze turistiche che lasceranno, in media, 145 mila euro sul comune capoluogo tra spese di soggiorno, di ristorazione e di acquisti vari. Quindi, si legge nella relazione, il valore turistico aggiunto della manifestazione sarebbe di circa 600mila euro, ovvero quasi il doppio della spesa sostenuta per realizzarlo. Ecco perché, nello stesso allegato, si spiega che «l’evento rappresenta per Salerno un efficace strumento di valorizzazione della destinazione e del brand Salerno».
Angela Caso
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