OPERAZIONE "GOLD BUSINESS"

Così sparivano i rifiuti tossici scomodi nel Salernitano

La gang agiva prima dell’arrivo dei controlli “annunciati” dagli imprenditori

SALERNO - Romagnuolo come il famoso mister Wolf, il risolvi-problemi del film “Pulp Fiction” di Tarantino: quando c’era controlli in arrivo ci pensava lui a rimettere tutto in ordine. Solo che la polvere - e in questo caso i rifiuti aziendali - non finiva sotto il tappetto, ma sotto campi coltivati della Piana del Sele.

Sono diversi gli episodi registrati in solo otto mesi di controlli e intercettazioni ambientali e telefoniche nell’ambito dell’inchiesta “Golden business” condotta dai carabinieri e dalla Dda di Salerno nei quali sono stati svelati interventi urgenti per rimuovere rifiuti da aziende ed evitare che ispezioni delle forze dell’ordine o di enti a tutela dell’ambiente potessero scoprirli. Richieste che arrivavano ad Antonio Romagnuolo di Serre anche se residente a Battipaglia, tra i 14 arrestati di lunedì mattina: era lui che provvedeva attraverso la sua organizzazione malavitosa e per pochi soldi a farli sparire, sotterrando carichi di materiali anche tossici a Serre, vicino a campi coltivati o destinati all’allevamento.

Salvatore De Napoli

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